Bper pregusta il boccone Sondrio, raffica di buy sul titolo. Ecco cosa dicono i prezzi su possibile rilancio Ops

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E’ passato poco più di un mese dall’annuncio dell’Ops di Bper su Popolare Sondrio e la banca ‘preda’ si appresta a presentare il nuovo piano al 2027. Una manovra che rispecchia quanto fatto di rendente anche da Banco Bpm per cercare di smarcarsi dalla morsa del predatore (Unicredit nel caso di Bpm). C’è quindi da attendersi un piano aggressivo del gruppo bancario valtellinese anche nell’intento di undurre Bper a rivedere al rialzo l’offerta.
Sondrio prova le barricate
Bper stima che la combinazione genererà a regime sinergie di costo lorde stimate da Bper fino a circa 190 milioni Le due banche hanno un importante comune denominatore. Entrambe sono partecipate da Unipol. Il gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri detiene una quota diretta e indiretta pari al 24,621% del capitale di Bper e il 19,7% dell’istituto bancario valtellinese. Nonostante questo Pop Sondrio sin da subito ha accolto gelidamente l’Ops arrivata da Bper. Il consiglio di amministrazione ha ritenuto che l’offerta “per le tempistiche e le modalità con cui è stata promossa ed annunciata, non riflette il percorso di creazione di valore della Banca in ottica stand alone, espressione di una crescita caratterizzata da sostenibilità e risultati costanti nel tempo che mette in evidenza la resilienza del modello di business di BP Sondrio”. Sondrio ha nominato BofA e Morgan Stanley come advisor finanziari e ha coinvolto gli studi legali Gatti Pavesi Bianchi Ludovici e Clifford Chance per supportare l’analisi dell’Ops.
Il cda di Pop Sondrio ha sollevato subito timori su ricadute in termini di tagli al personale. Ieri «Insieme per la Popolare», l’associazione che rappresenta i piccoli Azionisti della Banca Popolare di Sondrio, ha denunciato il rischio di «centinaia di esuberi “e la possibilità di perdere capacità di credito nelle comunità”. Anche la First Cisl teme che siano a rischio posti di lavoro anche se ammette che Bper e Sondrio condividano un dna fortemente orientato alla centralità delle persone. Su questo argomento dal quartier generale di Bper hanno ribadito che non sono in programma esuberi.
Sul nuovo piano, il consigliere delegato e dg Mario Alberto Pedranzini, ha chiarito che sarà integralmente stand-alone.
Bper non tentenna
La banca emiliana aveva l’operazione Sondrio probabilmente in cantiere più in là nel tempo, ma l’esplosione del risiko bancario ha indotto a una decisa accelerazione. L’istituto guidato da Gianni Franco Papa ha fatto capire che un rilancio non è previsto, la proposta è “giusta” e “valorizza la Banca Popolare di Sondrio per il valore intrinseco, e anzi è un titolo che già godeva di un forte M&A appeal”, ah detto nelle scorse settimane Papa.
Il concambio proposto è di 1,45 azioni ordinarie di Bper di nuova emissione per ogni azione di BP Sondrio. Ai valori attuali l’offerta valuta Sondrio 10,61 euro rispetto ai 10,94 a cui viaggia il titolo, quindi il mercato prezza un piccolissimo premio, non credendo molto all’ipotesi di un rilancio.
Intanto Bper incassa la promozione di Deutsche
Ieri Deutsche Bank ha confermato buy su Bper aumentando il target di prezzo a 8,40 euro dai precedenti 7,60 confidando che la banca sarà capace di gestire le complessità dell’Ops. Gli analisti di Deutsche ritengono che per avvicinare le parti affrontare le questioni di governance potrebbe essere più efficace che modificare i termini finanziari dell’offerta.
Se il tasso di accettazione superasse il 50% ma rimanesse sotto la soglia del 67%, Bper potrebbe essere motivata a perseguire una piena integrazione di Sondrio attraverso un’assemblea generale straordinaria. Questo potrebbe migliorare la visibilità delle sinergie previste dall’acquisizione.
In generale tra gli analisti prevalgono nettamente i buy su Bper (90%), con un solo hold (10%) e nessun sell. Il target price medio è di 7,98 euro, con quindi un potenziale upside di quasi l’11%.