Bper-Popolare Sondrio, ok (con paletti) all’offerta di scambio

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La Bce dice sì all’offerta pubblica di scambio di Bper sulla Banca Popolare di Sondrio. Il via libera è stato accompagnato da “raccomandazioni operative e obblighi di rendicontazione”. Inoltre, alla fine dell’Ops, Bper potrà detenere meno del 50% della Popolare di Sondrio, ma dovrà rispettare alcune condizioni. I titoli hanno aperto in positivo a Piazza Affari.
Intanto il Commissario Ue per i servizi finanziari Maria Luís Albuquerque avverte il settore: “Dobbiamo pensare su scala europea. I veri concorrenti sono fuori dall’Ue e, tra l’altro, sono molto grandi”.
L’offerta e i paletti
La Bce ha autorizzato l’istituto modenese ad acquisire una partecipazione di controllo nell’ex popolare guidata da Mario Pedranzini, una quota di controllo in Banca della Nuova Terra e partecipazioni dirette e indirette che, complessivamente, superano il 10% dei fondi propri consolidati del gruppo bancario di Modena.
All’annuncio dell’offerta Bper ha detto di puntare alla maggioranza assoluta della Sondrio, ma ha posto una soglia minima del 35% come condizione di efficacia. Su questo, la Bce ha raccomandato all’ad Gianni Papa di fornire alla vigilanza entro tre mesi una relazione del cda “condivisa con il revisore esterno, nella quale sia confermata e fornita evidenza dell’esistenza del controllo di fatto'” ovvero indicato un piano “contenente l’approccio strategico verso la partecipazione acquisita, i criteri adottati per mantenere o dismettere la partecipazione, nonché i relativi obiettivi, le tempistiche e le principali tappe operative”.
Il via libera è stato accompagnato da “raccomandazioni operative e obblighi di rendicontazione” da parte della vigilanza il cui contenuto è emerso dopo che la Sondrio ha sollecitato la Consob ad attivarsi affinché Bper, che aveva dato conto della richiesta in una nota del suo comunicato, fornisse “una descrizione dettagliata e completa” delle prescrizioni, lamentando “carenze informative” nei confronti del mercato. Le richieste della vigilanza sono emerse in serata quando Bper ha comunicato l’esercizio della delega per l’emissione di un massimo di 657,4 milioni di azioni che dovranno essere scambiate con quelle della Popolare di Sondrio.
La governance
Sul fronte della governance la Bce ha chiesto a Bper di assicurare “una regolare informativa” al suo comitato controllo e rischi e al cda “in merito ai principali sviluppi relativi a It, sicurezza e dati, nonché alle aree di rischio critiche”, di “sfruttare pienamente la fase di integrazione per migliorare l’adeguatezza dell’organico delle funzioni di controllo interno”, in particolare del risk management e della compliance, nonché di implementare entro sei mesi “una pianificazione chiara che descriva i cambiamenti strutturali previsti” nella struttura di governance della nuova entità e nelle sue “politiche e normative interne”.
Le richieste della Bce – ha precisato Bper – non rappresentano “prescrizioni”, “condizioni” o “limitazioni” della sua offerta, che ha già ottenuto il via libera dell’Ivass, del governo, della Ue e attende solo l’ok di Bankitalia, dopodiché Consob avrà cinque giorni di tempo per approvare il prospetto e l’offerta, probabilmente tra fine giugno e inizio luglio, potrà partire.
Il monito Ue
Intanto, su fronte bancario Maria Luís Albuquerque, il commissario europeo per i Servizi finanziari ha affermato che dobbiamo pensare su scala europea. “I veri concorrenti sono fuori dall’Ue e, tra l’altro, sono molto grandi (Stati Uniti e Cina).” Maria Luís Albuquerque è stata nominata Commissario europeo per i servizi finanziari lo scorso anno con una missione: completare l’unione bancaria e i mercati dei capitali, un progetto in corso da oltre un decennio, ma ancora incompiuto.
“I servizi finanziari – ha detto – presentano notevoli economie di scala. E abbiamo bisogno che i nostri capitali e i nostri mercati finanziari acquisiscano dimensioni. Ciò riguarda tutti i partecipanti al mercato e le infrastrutture; dobbiamo essere grandi perché ciò favorisce l’efficienza, riduce i costi e gli investimenti. Le sfide tecnologiche richiedono maggiori investimenti e una scala più ampia ci consentirà di affrontarle”.