BP tra speculazione e richiami della Casa Bianca, il Ceo prende tempo sul dividendo
BP ancora nell’occhio del ciclone. Il colosso britannico è stretto nella morsa della speculazione e dei richiami irritati della Casa Bianca. Il Ceo Tony Hayward prende tempo sul pagamento del maxi dividendo. Il tutto mentre la compagnia sta tentando in ogni modo di bloccare la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico. Una marea nera che ha ormai raggiunto le coste americane.
Dal 20 aprile, giorno dell’incidente sulla piattaforma Deepwater Horizon, il titolo BP è crollato alla Borsa di Londra bruciando qualcosa come 82 miliardi di dollari di capitalizzazione (-44% la variazione percentuale). Ieri l’azione ha lasciato sul parterre il 6,65% a 365,5 pence, mentre questa mattina le quotazioni tentano il rimbalzo con un progresso del 5,20% a 385 pence.
Movimenti anomali che hanno scatenato la speculazione intorno al gruppo d’Oltremanica, ventilando anche l’ipotesi di una possibile scalata. Secondo gli analisti di Standard Chartered il gigante dell’oil cinese, PetroChina, potrebbe infatti essere interessato al colpaccio. Ieri invece il Sidney Herald sbatteva in prima pagina l’ipotesi di un interesse da parte del colosso minerario Bhp Billinton.
Un altro punto delicato, che ha scatenato l’ira della Casa Bianca, riguarda la scelta da parte di Bp di pagare o meno il maxi dividendo promesso ai soci. Il Ceo Tony Hayward preferisce prendere tempo, come ribadito in un’intervista rilasciata al Wall Street Journal. “Stiamo valutando qualsiasi opzione riguardo al dividendo ma per il momento non abbiamo preso nessuna decisione”, ha sottolineato l’amministratore delegato.
Il livello di payout della compagnia britannica prevede la distribuzione ai soci di circa 10,5 miliardi di dollari. Una cifra pari a circa il 50% dei dividendi pagati Oltremanica. E proprio la dimensione della cedola ha fatto scattare l’irritazione di Washington che ha chiesto a BP misure drastiche come il pagamento degli indennizzi di tutti i lavoratori dell’area rimasti senza lavoro a causa della marea nera.
Decisioni più concrete dovrebbero essere prese nel corso della prossima settimana. Infatti il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha convocato alla Casa Bianca il prossimo mercoledì il presidente del gruppo britannico, Carl Henric Svanberg. Nel frattempo BP ha erogato altri 75 milioni di dollari (25 milioni a testa) alle amministrazioni degli Stati americani colpiti dalla marea nera scatenata nel Golfo del Messico: Florida, Alabama e Mississippi. Si tratta del terzo intervento di BP a favore dei tre Stati e il totale è così arrivato a 195 milioni di dollari.