Notizie Europa Borse Ue in festa, Merkel pronta a ricapitalizzare banche tedesche. Fmi potrebbe comprare Btp

Borse Ue in festa, Merkel pronta a ricapitalizzare banche tedesche. Fmi potrebbe comprare Btp

5 Ottobre 2011 15:39

Due i market mover principali che hanno permesso alle Borse europee di vivere una giornata con rialzi tra il 3% e il 4%: le parole di Angela Merkel sul sistema bancario tedesco e l’intenzione del Fondo monetario internazionale di comprare il debito dei Paesi periferici. I mercati hanno decisamente apprezzato le scelte di Frau Merkel e dell’istituto di Washington: a Francoforte il Dax ha guadagnato il 4,90%, a Parigi il Cac 40 è balzato del 4,33%, a Londra il Ftse 100 è avanzato del 3,10%, a Madrid l’Ibex 35 ha mostrato un progresso del 3,06%. Acquisti sostenuti anche a Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 3,94% a 14.805 punti, mentre il Ftse All Share è avanzato del 3,76% a quota 15.546.


Dopo l’Ecofin di inizio settimana, immerso nei timori sulla fragilità del sistema bancario europeo, e le ipotesi circolate questa mattina sulla stampa, che parlavano di un piano salva-banche a livello europeo, Angela Merkel ha rotto gli indugi sostenendo che la Germania è pronta a ricapitalizzare le sue banche. “Dobbiamo prendere decisioni rapidamente”, è un’altra frase della Cancelliera, riportata dalle principali agenzie di stampa, dopo un incontro con Barroso a Bruxelles. La Merkel ha poi spezzato una lancia in favore della Grecia, sostenendo che il Paese ellenico deve rimanere nella moneta unica.


L’altro grande tema di giornata è stato lanciato da Antonio Borges, direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, che ha svelato l’intenzione dell’istituto di Washington di acquistare bond italiani e spagnoli insieme al Fondo salva-Sati (EFSF). L’operazione, ha precisato Borges, potrebbe essere attuata attraverso una società veicolo. Il differenziale di rendimento tra il Btp italiano a dieci anni e il Bund tedesco è così sceso sotto quota 370 punti base, snobbando la decisione di Moody’s di declassare il debito italiano.


Il downgrade sull’Italia (ad A2 da Aa2) non si è quindi sentito né sull’azionario e nemmeno sull’obbligazionario. L’Unione Europea ha infatti precisato che la sua valutazione sull’Italia, nonostante la scure di Moody’s, resta quella di un Paese che sta compiendo grossi sforzi di consolidamento dei conti pubblici. Secondo il Fmi il problema dell’Italia è la crescita, che è lo strumento più efficace per la risoluzione dei problemi di un Paese caratterizzato da un elevato debito pubblico. Borges si è detto comunque fiducioso sul fatto che l’Italia, caratterizzata da un avanzo di bilancio migliore di quello tedesco, insieme alla Spagna abbia imboccato la strada giusta per consolidare i conti.