Borse: tornano gli acquisti in Europa. Ventata di ottimismo duratura?

Una ventata di ottimismo investe le Borse europee che iniziano la settimana in territorio positivo. Da Parigi a Francoforte per poi passare a Milano è il segno più a farla da padrona: a Parigi il Cac40 guadagna oltre l’1,50%, riavvicinandosi a quota 3mila punti, mentre il Dax sale dell’1,48% a 5.575,3 punti. Performance rialziste anche per il Ftse100 che segna un +0,76% a 5.204,38 punti. Partenza positiva anche per Piazza Affari: il Ftse Italia alla-share e Ftse Mib registrano rispettivamente un rialzo dell’1,27% a 14.874,66 punti e una crescita dell’1,36% a 14.126,29 punti. La tensione rimane alta anche sul fronte obbligazionario con lo spread di rendimento tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco viaggia poco sotto la soglia dei 500 punti a quota 483,7 punti. Il rendimento dei decennali è al 7,13%.
Buonumore anche in Asia: l’ottava è iniziata bene per la Borsa giapponese, con l’indice Nikkei a 8.287,49 punti, in progresso dell’1,56%. Ha chiuso in progresso dell’1,85% l’indice S&P/ASX 200 della Borsa australiana, che si è attestata a 4.058,20 punti.
Diverse le notizie e indiscrezioni arrivate nel fine settimana “il cui impatto sul mercato è stato sorprendentemente limitato”, commentano gli analisti di Fxcm. Tra queste, già smentita, la possibilità che l’Italia possa beneficiare di un piano di finanziamento pari a 600 miliardi di euro da parte del Fondo Monetario Internazionale, nel caso in cui lo scenario dovesse peggiorare ulteriormente. E in uno scenario sempre incerto è arrivato anche l’avvertimento di Moody’s che ha dichiarato che “la possibilità di default tra i paesi europei non è più insignificante”. Si è spinta oltre fino a dire che “Una serie di default aumenterebbe la probabilità che uno o più paesi escano dalla zona Euro”.
Appuntamenti in agenda sul fronte crisi
Oramai è una corsa contro il tempo e si guarda con apprensione ai prossimi appuntamenti in agenda sul fronte crisi, messi nero su bianco nella nota odierna diffusa da Intesa Sanpaolo. In primis al summit Usa-Ue che si terrà oggi a Washigton. Alcuni leader europei, quali Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso incontreranno il presidente americano Barack Obama e il segretario al Tesoro Timothy Geithner per discutere su come “mettere al riparo”
l’euro, visto che molte banche americane starebbero preparando un piano d’emergenza in caso
di fallimento dell’euro. Domani e mercoledì il premier italiano, Mario Monti, volerà nuovamente a Bruxelles per presentare a Eurogruppo ed Ecofin le misure allo studio per la manovra correttiva italiana, stimata fra i 13 e i 15 miliardi. E infine la manovra dovrebbe essere varata lunedì prossimo 5 dicembre al consiglio dei ministri.