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Borse: tornano gli acquisti in Europa dopo mossa Banca Giappone

19 Settembre 2012 07:37
Dopo i cali registrati nelle prime due sedute della settimana i listini europei provano a invertire il senso di marcia, tornando a imboccare la strada degli acquisti. E in apertura il tentativo riesce: il Cac40 sale dello 0,75% a 3.538 punti, mentre l’Ibex35 mostra una crescita dell’1%. In rialzo anche il Dax che guadagna mezzo punto percentuale a 7.381 punti. Avvio positivo anche per la Borsa di Milano che rialza la testa: l’indice Ftse Mib mostra un progresso dello 0,70% in area 16.200 punti.
 
A favorire la ripresa delle Borse del Vecchio continente la decisione della Banca centrale giapponese di implementare un ulteriore acquisto di asset per supportare l’economia. La Bank of Japan, che ha mantenuto i tassi invariati nella fascia 0-0,1%,  ha colto di sorpresa il mercato dopo avere annunciato di aver allargato il proprio piano di acquisto di attività finanziarie portandolo da 70 mila ad 80 mila miliardi di yen. La BoJ riconosce l’estrema delicatezza del momento che l’economia giapponese sta attraversando e non omette di ricordare che “starà attenta agli effetti su attività economica e prezzi delle evoluzioni sui mercati finanziari e valutari”. Il riferimento, ricordano gli analisti di Intesa Sanpaolo, è anche allo yen, troppo stabile da troppo tempo su livelli troppo forti.
 
“La decisione, segue l’interventismo comunicato dalla Federal Reserve e dalla Banca Centrale Europea, che pur muovendosi su strade diverse hanno deciso di agire in tempi brevi per fornire liquidità ad un sistema economico ormai in stallo” commentano gli analisti di Fxcm. La notizia è stata accolta positivamente dai mercati, che hanno mostrato recuperi sulle materie prime e sulle Piazze finanziarie  asiatiche. A Tokyo l’indice Nikkei ha fermato le lancette a quota 9.232,21 punti, in rialzo dell’1,19%.

In Europa la Spagna rimane sempre al centro dell’attenzione degli operatori di mercato. A riaccendere l’interesse sono state sopratutto le parole del presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. Quest’ultimo ha dichiarato che quando Madrid chiederà gli aiuti al nuovo fondo salva Stati ci sarà un confronto su condizioni molto dure. Nel corso di un’intervista a una televisione tedesca Junker ha inoltre aggiunto che “il piano di acquisti di bond annunciato dalla Banca centrale europea non sarà sufficiente per risolvere la crisi della zona euro”.