Rcs e Ti Media infiammano Piazza Affari, rally per i titoli
Rcs e Telecom Italia Media protagoniste indiscusse oggi in Borsa, con i titoli delle due società che sono oggetto di continue sospensioni per eccesso di rialzo.
Telecom Italia Media
Telecom Italia Media prosegue la sua corsa in Borsa: dopo il +13,51% registrato ieri, oggi il titolo è in asta volatilità in progresso teorico dell’11,69% a 0,210 euro. A galvanizzare l’azione è la gara per la La7, l’emittente televisiva che Telecom Italia Media ha deciso di mettere in vendita, e il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il prossimo 24 settembre. Dopo il gran clamore sollevato dall’interesse (non smentito) da parte di Mediaset, oggi circola il nome dei grandi rivali del Biscione, ovvero Sky di Rubert Murdoch. Il gruppo del magnate australiano sarebbe infatti interessato sia alle frequenze televisive sia a La7 e Mtv. Adesso bisognerà capire il reale interesse sia di Mediaset che di Sky.
Telecom Italia Media prosegue la sua corsa in Borsa: dopo il +13,51% registrato ieri, oggi il titolo è in asta volatilità in progresso teorico dell’11,69% a 0,210 euro. A galvanizzare l’azione è la gara per la La7, l’emittente televisiva che Telecom Italia Media ha deciso di mettere in vendita, e il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il prossimo 24 settembre. Dopo il gran clamore sollevato dall’interesse (non smentito) da parte di Mediaset, oggi circola il nome dei grandi rivali del Biscione, ovvero Sky di Rubert Murdoch. Il gruppo del magnate australiano sarebbe infatti interessato sia alle frequenze televisive sia a La7 e Mtv. Adesso bisognerà capire il reale interesse sia di Mediaset che di Sky.
La loro richiesta di avere accesso al memorandum con i dati sensibili di La7 è un reale interesse all’acquisto oppure una mossa per comprendere meglio il mercato? Ma non solo, visto che in gara sono presenti altri colossi dell’informazione come Discovery Channel e i tedeschi di Rtl. Senza dimenticare l’operatore telefonico H3g, il fondo Clessidra e il gruppo Cairo.
Sull’interessamento di Mediaset, com’era facilmente prevedibile, si è scatenato il solito polverone. Qualcosa di più si saprà oggi quando si riunirà il comitato esecutivo del gruppo di Cologno Monzese. Nel frattempo, ieri, il quotidiano La Repubblica riportava l’indiscrezione che Mediobanca, advisor di Telecom Italia Media per la cessione delle emittenti televisive La7 e Mtv, non avrebbe inviato i dati sensibili a Mediaset perché un’eventuale acquisizione di La7 e Mtv avrebbe fatto scattare problemi di concentrazione sul mercato.
Rcs Mediagroup
Nuovo rally a Piazza Affari anche per Rcs Mediagroup, all’indomani della conferma di Diego Della Valle della sua salita nel capitale del gruppo editoriale. Ieri sera, durante la puntata de L’Infedele di Gad Lerner, il patron di Tod’s ha pubblicamente dichiarato che è sempre stata sua volontà crescere in Rcs e che nell’ultimo periodo è salito molto ma sempre nel rispetto delle regole e informando le autorità di vigilanza e i vertici della Rizzoli.
Nuovo rally a Piazza Affari anche per Rcs Mediagroup, all’indomani della conferma di Diego Della Valle della sua salita nel capitale del gruppo editoriale. Ieri sera, durante la puntata de L’Infedele di Gad Lerner, il patron di Tod’s ha pubblicamente dichiarato che è sempre stata sua volontà crescere in Rcs e che nell’ultimo periodo è salito molto ma sempre nel rispetto delle regole e informando le autorità di vigilanza e i vertici della Rizzoli.
L’incremento della partecipazione è avvenuta dopo l’uscita di Della Valle dal patto di sindacato del gruppo e, stando a quanto riportato dalle maggiori agenzie di stampa, l’imprenditore marchigiano al momento avrebbe in mano tra l’8 e il 9% di Rcs. Della Valle in precedenza risultava titolare del 5,5% del gruppo e l’avanzamento della quota sarebbe avvenuto in coincidenza dei forti movimenti che hanno interessato il titolo in Borsa di recente.
Il fondatore di Tod’s in primavera si era svincolato dal patto di sindacato che controlla la società, in aperta polemica con i grandi azionisti (in primis Fiat e Mediobanca) e con le loro modalità di nomina del Cda. Il titolo è oggetto di continue sospensioni al rialzo e nel momento in cui si scrive segna un progresso teorico del 22,70% a 1,573 euro.
Alberto Bolis e Flavia Scarano