Borse: ancora prese di beneficio in tutta Europa. Sale lo spread
Sin dai primi minuti di contrattazioni i mercati europei sembrano voler percorrere anche oggi la strada dei ribassi dopo gli acquisti delle scorse settimane in scia agli annunci della Bce e della Fed. Sono i realizzi a prevalere in tutto il Vecchio continente: il Cac40 cede quasi l’1% a 3.519 punti, mentre il Dax lascia sul terreno lo 0,9% a 7.335 punti. -1,35% per l’Ibex35 che scivola a 8.037 punti. Risveglio negativo anche per Piazza Affari con il Ftse Mib che perde l’1,36% a 16.246,55 punti appesantito dai bancari. Tornano a salire i differenziali di titoli italiani e spagnoli contro i bund tedeschi. Lo spread tra Btp e bund decennali tedeschi viaggia in area 353 punti base.
E mentre sullo sfondo il tema caldo resta la Spagna e una possibile richiesta di aiuti completa da parte della Moncloa all’Unione europea, in mattinata l’attenzione degli operatori sarà rivolta all’indice Zew relativo al mese di settembre, atteso in lieve miglioramento. Secondo le previsioni di Bloomberg lo Zew sentiment dovrebbe attestarsi dai -25,5 punti di agosto a -20 di settembre.
Mercati in cerca di spunti per correggere
Anche oggi i mercati appaiono spenti e soprattutto in cerca di spunti e indicazioni per correggere. “È stato un inizio di settimana all’insegna della debolezza sui listini azionari complice anche la mancanza di market mover rilevanti – commentano da Ig Markets Italy – La settimana dovrebbe proseguire su questi toni, magari con qualche seduta con cali più accentuati”. Secondo gli esperti Tutto ciò si inquadra come correzione in uno scenario rialzista che dura da quasi due mesi. Il mood rimane saldamente positivo.
“I timori di una nuova fiammata inflazionistica e il rallentamento della Cina hanno imposto un giro di stop ai trader che guardano con attenzione al risultato del’indice tedesco Zew di questa mattina, il primo che dovrebbe misurare l’efficacia sul sentiment degli imprenditori dopo l’annuncio dell’OMT da parte della Bce” affermano gli analisti di CMC Markets nel report diffuso stamattina. E aggiungono: “La sensazione infatti è che se nemmeno il bazooka di Draghi è riuscito a imprimere una svolta, allora null’altro potrà raggiungere l’obiettivo”.
La Cina protesta per le isole Senkaku, aziende nipponiche chiudono le serrande
Intanto in Asia tornano a tenere banco le proteste dei cittadini cinesi contro il Giappone a causa della contesa che si protrae da anni sulle isole Senkaku. Le violente manifestazioni nelle città di Shanghai, Chengdu e Shenzen hanno indotto varie aziende nipponiche a chiudere i battenti nelle loro sedi locali per evitare di diventare bersaglio dei facinorosi. Tra le aziende che hanno deciso di chiudere le serrande nella giornata di oggi, Canon, Toyota e Honda. Nissan ha sospeso la produzione in due impianti della Cina meridionale, mentre Mitsui Electric, fornitore di Nintendo, ha stoppato le operazioni di produzione a causa dei danni riportati a seguito delle proteste. Le isole Senkaku si trovano nella parte orientale del Mar della Cina, e sono controllate dal Giappone (che la scorsa settimana ne ha acquistate tre dal privato cittadino che ne era proprietario).
Intanto in Asia tornano a tenere banco le proteste dei cittadini cinesi contro il Giappone a causa della contesa che si protrae da anni sulle isole Senkaku. Le violente manifestazioni nelle città di Shanghai, Chengdu e Shenzen hanno indotto varie aziende nipponiche a chiudere i battenti nelle loro sedi locali per evitare di diventare bersaglio dei facinorosi. Tra le aziende che hanno deciso di chiudere le serrande nella giornata di oggi, Canon, Toyota e Honda. Nissan ha sospeso la produzione in due impianti della Cina meridionale, mentre Mitsui Electric, fornitore di Nintendo, ha stoppato le operazioni di produzione a causa dei danni riportati a seguito delle proteste. Le isole Senkaku si trovano nella parte orientale del Mar della Cina, e sono controllate dal Giappone (che la scorsa settimana ne ha acquistate tre dal privato cittadino che ne era proprietario).