Borse: nemmeno il mercato si fida più…del mercato
Prima il flash crash del maggio 2010, poi la disastrosa quotazione in Borsa di Facebook, infine la quasi autodistruzione di un market maker (Knight Trading) a causa dell’immissione di ordini erronei per un valore di 440 milioni di dollari.
A confermarlo è una ricerca pubblicata da Tabb Group, società specializzata nella consulenza strategica all’industria finanziaria, dal titolo più che eloquente: “The Sky is falling”.
Da un sondaggio condotto da TABB tra il 6 e il 13 agosto emerge un risultato scioccante. Solo il 2% dei gestori, dei broker-dealer e degli hedge fund hanno definito “molto alta” la loro fiducia nei mercati, quando dopo il flash crash del maggio 2010 (durante il quale il Dow Jones perse in pochi istanti il 9%) la percentuale di fiduciosi si attestava al 12 per cento. E sale parallelamente la percentuale di quanti dichiarano di avere scarsa fiducia, che in due anni è passata dal 3 al 26 per cento.
Il 2% di fiduciosi è un minimo storico che fa pensare. Se a non avere fiducia sono i grandi attori del mercato, perché dovrebbero averne i piccoli? E soprattutto come si è arrivati a questo punto?