Piano energetico entro fine anno, Eni e Snam protagoniste. Hub del gas e più petrolio in Italia
E’ uno dei punti fondamentali del nuovo “piano crescita” che domani arriverà sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Un piano che, nelle intenzioni dell’esecutivo guidato da Mario Monti, dovrebbe dare una scossa positiva all’economia italiana. L’obiettivo del Governo è un aumento del Prodotto interno lordo di 5-6 punti percentuali entro il 2020. Se secondo Moody’s il Pil tricolore tornerà ai livelli pre-crisi entro la fine del 2013, il dato del secondo trimestre ha gettato non poche ombre: -2,5%, ovvero una flessione che non si vedeva dalla fine del 2009.
Come detto prima uno dei capisaldi del “piano crescita” sarà il capitolo energia. I tempi saranno più lunghi rispetto agli altri progetti in cantiere ma il piano energetico nazionale dovrebbe debuttare entro la fine dell’anno. Due i pilastri della strategia governativa: Eni, il colosso petrolifero nazionale, e Snam, la società che controlla la rete gas. Oltre ovviamente a Enel e Terna per quanto riguarda l’energia elettrica.
Il piano energetico, che sta ancora prendendo forma nelle stanze del ministero dello Sviluppo Economico, dovrebbe basarsi su quattro punti chiave: il potenziamento dell’Italia come principale hub del gas nel Mediterraneo (e qui entra in gioco Snam), il rilancio della produzione di idrocarburi sul territorio nazionale (in questo Eni sarà protagonista), l’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili.