Notizie Notizie Mondo Borse europee in rialzo, riflettori puntati su summit Ue e Bce

Borse europee in rialzo, riflettori puntati su summit Ue e Bce

8 Dicembre 2011 08:55
Intonazione positiva in avvio di giornata sui principali listini del Vecchio continente che recuperano il terreno perso alla vigilia. I mercati non pagano il nuovo avvertimento di Standard & Poor’s che ha messo sotto osservazione con implicazioni negative il rating delle principali banche europee. Mossa che fa seguito al credit watch negativo su 15 Paesi dell’eurozona annunciato a inizio settimana. Positive le attese del mercato in vista della riunione odierna della Bce che,, oltre a tagliare nuovamente i tassi, potrebbe annunciare nuove misure straordinarie per favorire il mercato del credito.
Alle 09.52 il Ftse Mib sale dello 0,52% a quota 15.732 punti, rialzi vicini al punto percentuale per Parigi e Francoforte. Sull’obbligazionario lo spread Bdp/Bund si assottiglia leggermente a quota 385 punti base con rendimento del decennale italiano al 6%.
Ieri erano riaffiorate forti preoccupazioni circa il possibile esito del vertice europeo in programma da stasera a Bruxelles tra i principali capi di stato e di governo europei. L’incertezza è stata alimentata principalmente dalla fermezza con cui la Germania ha escluso la possibilità, ventilata da indiscrezioni riportate dal Financial Times, di sommare la capacità di finanziamento del fondo salva-Stati EFSF con quella del nuovo fondo permanente Esm.
Stasera parte il summit Ue
La riunione del Consiglio europeo prenderà il via stasera a Bruxelles con una cena informale dei 27 capi di stato e di governo dell’Unione europea per poi proseguire domani con i lavori ufficiali. Ha tentato di rassicurare circa il buon esito del summit il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, che non ritiene l’euro in pericolo.  “I governi devono trovare una risposta efficace alla crisi del debito – ha detto Juncker intervenuto oggi a radio France Info – ma l’euro non è in alcun modo a rischio”. Sul possibile accordo che potrebbe uscire dal summit di oggi e domani, Juncker ha sottolineato che un’intesa riguardante tutti e 27 i membri dell’Unione Europea sarebbe “preferibile”, ma la cosa più importante ora è trovare un accordo solido tra i 17 membri dell’eurozona.
Ottimismo palesato anche dal segretario al Tesoro statunitense, Timothy Geithner, che oggi finisce la sua visita di tre giorni in Europa incontrando a Milano il premier Mario Monti. “La zona euro uscirà dalla crisi” ha affermato ieri Geithner a margine del’incontro a Parigi con il ministro delle finanze sollecitando l’uso di strumenti “forti” per superare questa fase delicata.
Bce: atteso taglio tassi e misure straordinarie a sostegno del sistema creditizio
Oggi intanto è atteso un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce (da 1,25% a 1% secondo le attese di consensus) con la possibilità di nuove misure straordinarie per favorire i prestiti bancari nell’area euro. Sono sempre più insistenti le indiscrezioni circa l’ampliamento del range delle garanzie che le banche possono offrire. “Una soluzione per la Bce potrebbe essere quella di ammettere come collaterali anche asset non denominati in euro ma anche in dollari, sterline e yen giapponesi”, rimarca Barclays.  L’Eurotower potrebbe inoltre introdurre operazioni di rifinanziamento a lungo termine. Nelle aste di rifinanziamento i prestiti potrebbero essere fino a due anni rispetto al massimo attuale che è di 1 anno.
Sempre oggi la Bank of England dovrebbe confermare i tassi di interesse invariati allo 0,5 per cento in Gran Bretagna con piano di acquisto asset fermo a quota 275 miliardi di sterline.