Notizie Notizie Italia Borse deboli su incertezza Grecia, maggiore pressione su Btp e Bonos. Attesa per Moody’s su Italia

Borse deboli su incertezza Grecia, maggiore pressione su Btp e Bonos. Attesa per Moody’s su Italia

12 Giugno 2015 08:59
Borse europee deboli e maggiore pressione sui titoli di Stato periferici. L’ultima seduta della settimana, dopo gli spiragli degli scorsi giorni, è appesantita dai timori sulla Grecia e dall’attesa per la decisione di Moody’s sul rating sovrano dell’Italia. Il clima sereno sui mercati è stato interrotto ieri pomeriggio dalla decisione del Fondo monetario internazionale di sospendere le trattative tecniche con la Grecia. Le divergenze principali, a detta dell’istituto di Washington, riguardano due capitoli chiave nel negoziato per sbloccare gli aiuti da 7,2 miliardi di euro in favore di Atene: le pensioni e le tasse.
 
Gerry Rice, portavoce del Fmi, ha inoltre dichiarato di essere lontani da un accordo. La paura degli investitori è che ora il clima di incertezza possa durare fino all’Eurogruppo di giovedì prossimo, al quale parteciperà anche la numero uno del Fmi Christine Lagarde, che a questo punto è visto come l’ultima spiaggia per Atene. La deadline per trovare un accordo con i creditori internazionali (Fmi, Bce e Commissione Ue) è infatti fissata a fine giugno.
“Senza accordo la Grecia rischia il default nel giro di dodici mesi”, aveva scritto Standard & Poor’s due giorni fa quando aveva tagliato il rating di Atene a CCC. Timori e incertezza che si riversano sull’andamento delle Borse europee: a Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede lo 0,30% a 23.090 punti, a Francoforte il Dax arretra dello 0,80% a 11.240 punti, a Parigi il Cac 40 cede lo 0,50% a 4.950 punti, a Madrid l’Ibex lascia sul parterre lo 0,60% a 11.090 punti. 
La pressione si vede anche sull’obbligazionario e, soprattutto, sui bond della Periferia: il rendimento del Btp decennale italiano è pari al 2,21%, in rialzo dal 2,15% dei primi scambi e sugli stessi livelli di quello del Bonos spagnolo. Il Bund a dieci anni prende fiato dopo le forti vendite di mercoledì che avevano spinto il rendimento all’1%, massimi dal settembre 2014, ora pari allo 0,89%. 
I mercati guardano anche, dopo la chiusura delle Borse, alla revisione dei giudizi sui debiti sovrani da parte delle agenzie di rating. In particolare è attesa la decisione di Moody’s sull’Italia, che attualmente ha un giudizio Baa2 con outlook stabile.