Fca: Marchionne non molla su Gm e penserebbe a un’Opa ostile
Sergio Marchionne non ha proprio intenzione di abbandonare la partita con General Motors. Dopo l’ennesima presa di distanza da parte di Gm al pressing dell’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, quest’ultimo avrebbe allo studio un’Opa (offerta pubblica d’acquisto) per fondere il gruppo automobilistico italo-statunitense con Gm.
L’ipotesi, scrive il quotidiano di Confindustria, sarebbe stata messa nero su bianco da Max Warburton di Alliance Bernstein tra i possibili scenari. Un’ipotesi, secondo quanto dichiarato dallo stesso Warburton e riportato dal Sole, “ambiziosa e senza precedenti nel settore” ma che permetterebbe di superare il rifiuto opposto finora dai vertici della più grande delle sorelle di Detroit alle proposte di Fca. Un’ipotesi ancora lontana dal concretizzarsi tanto che Marchionne, scrive il giornale citando Bloomberg, starebbe valutando insieme ai suoi consulenti i candidati alternativi.
Nei dettagli l’analista, spiega Il Sole, ipotizzerebbe un’offerta carta contro carta garantendo un premio agli azionisti Gm e promettendo un drastico miglioramento della profittabilità. L’operazione farebbe leva sul prestigio e le capacità manageriali di Marchionne e non richiederebbe sforzi finanziari a un gruppo già indebitato. D’altra parte la fusione con Gm comporterebbe una diluizione notevole per i soci Fca che, in caso di premio del 20% di Gm, otterrebbero il 21% del nuovo gruppo ed Exor il 6,1%. Questo perchè, come ha ricordato Warburton, Fca è più piccola di Gm, è pesantemente indebitata e non è in condizione di fare un’offerta cash.
L’ostacolo più grande però verrebbe da oltreoceano: vendere un’operazione ostile ai soci di Gm, ai sindacati e all’autorità antitrust richiederebbe un’enorme forza di persuasione di Marchionne. Per quanto riguarda i soci dell’azienda statunitense, prosegue il quotidiano, molto dipenderebbe dal rapporto di concambio proposto, anche se nel breve periodo una fusione diluirebbe gli utili che Gm fa in Nordamerica e ne ridurrebbe la liquidità.
Poco mossa Fca a Piazza Affari. Il titolo al momento sul Ftse Mib segna un progresso dello 0,14% a 14,07 euro.