Borse caute in attesa parole Yellen, in calo i bullish su Wall Street
Borse europee poco mosse in avvio dopo i cospicui rialzi dei giorni scorsi. Le attenzioni sono tutte rivolte oltreoceano dove nel primo pomeriggio arriverà la seconda lettura del pil statunitense e in serata parlerà Janet Yellen. L’indice Stoxx Europe 600, che questa mattina cede lo 0,2 per cento, nelle prime quattro sedute dell’ottava ha segnato un balzo di oltre il 3% avviandosi quindi a chiudere la migliore settimana dell’ultimo mese. Lieve segno meno in avvio anche per Piazza Affari (-0,19% per il Ftse Mib).
Riflettori incentrati sul discorso del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, in programma alle 19.15 ora italiana all’Università di Harvard. La Yellen potrebbe fornire ulteriori indicazioni circa il timing dei prossimi rialzi dei tassi. E’ il penultimo discorso della Yellen (l’altro è in agenda il 6 giugno) prima della riunione di metà giugno.
Elementi a favore e contro un rialzo dei tassi
Dagli ultimi discorsi Fed sono emersi sempre maggiori segnali di apertura per un rialzo dei tassi a giugno o luglio. “Se i dati dovessero continuare a sostenere queste aspettative (di rialzi dei tassi nel corso dell’estate, ndr), riterrei appropriata la scelta di continuare ad incrementare i tassi”, ha detto Jerome Powell, membro votante del board della Federal Reserve, nel corso di un incontro che si è tenuto ieri a Washington. Secondo James Bullard, presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, sono tre i fattori a favore di una lenta normalizzazione del costo del denaro: un mercato del lavoro “relativamente forte”, un’inflazione in direzione del target del 2% e l’allentarsi delle tensioni internazionali. Due invece i motivi che suggerirebbero una pausa, l’andamento della crescita economia “sotto il trend” ed aspettative di inflazione “ancora troppo basse”.
Opzione rialzo a giugno o luglio
“Nonostante le recenti dichiarazioni arrivate da alcuni membri Fed, ci aspettiamo che la Banca centrale Usa non ritocchi i tassi a giugno – commenta Vincenzo Longo, market strategist di IG – anche se i dati macro dovessero continuare ad essere brillanti. Brexit permettendo, il rialzo potrebbe esserci a luglio, anche se in quella data non è prevista alcuna conferenza stampa della Yellen”. Probabilmente, sottolinea l’esperto di IG, la numero uno della Fed approfitterà della riunione di giugno per preparare il mercato a un ritocco nella riunione successiva. “Rimane improbabile, a nostro avviso, che il ritocco dei tassi slitti a settembre, dato che poi si troverebbe a rialzare ulteriormente i tassi a dicembre. Ipotesi questa che potrebbe spaventare il mercato circa il ritmo di rialzo troppo veloce impresso dalla Banca centrale”, rimarca Longo.
Sempre oltreoceano sono previsti oggi i dati sulle spese per consumi personali e la seconda lettura del Pil relativo al primo trimestre 2016. Il consensus vede un +0,9% annualizzato dal +0,5% della precedente lettura.
Calano i bullish su Wall Street
L’indagine Investor Sentiment AAII misura la percentuale dei singoli investitori che sono rialzisti, ribassisti o neutri a sei mesi sul mercato azionario per i prossimi sei mesi vede scendere la percentuale dei bullish nel breve termine. L’ultimo survey dell’American association of Individual Investors mostra una percentuale di “Bulls” del 17,5% sotto i livelli del 2008 e quelli di febbraio scorso, mentre quella degli incerti (neutral) è ai massimi dal ’90. “Una conformazione stranissima per un mercato a pochi punti percentuali dai massimi storici (anche se questi sono stati fatti oltre un anno fa)”, commenta Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.