La Borsa di Parigi accoglie bene l’Olympique Lione

“Non si tratta di quotare i risultati bensì si quotare un meccanismo economico – ha ricordato il presidente della squadra di Lione, Jean-Michel Aulas, all’indomani dell’ennesima sconfitta per 1-0 a Troyes.
Terminato il periodo di sottoscrizione, Jean-Michel Aulas che attualmente controlla il 50,01% della società attraverso la holding Icmi, possiede ora una minoranza pari al 33% e circa il 42% del diritto di voto. Per Aulas entrare in Borsa con la sua squadra, fondata nel 1950 e sotto la guida di Aulas dal 1987, era diventata molto più di una sfida.
Una vera scommessa. La svolta è arrivata lo scorso 21 settembre 2006, giorno in cui il progetto di legge sull’introduzione dei club sportivi professionali in Borsa è stato adottato dal Consiglio dei ministri. Dalla Francia a Bruxelles il passo è stato breve. Nei mesi successi, il progetto è arrivato sul tavolo dell’Unione europea che ha dato l’ok alla modifica della legislazione transalpina in materia. Dal Club a più filiali tra cui un’agenzia viaggi, dai ristoranti alle boutiques: sono molte le attività della holding OL che negli esercizi 2005/2006 ha registrato un giro d’affari pari 166,1 milioni di euro e una crescita media negli ultimi 24 mesi pari al 32% all’anno. Il risultato netto è stato pari a 15,9 milioni al 30 giugno 2006. Ma la voglia di espandersi è anche tanta. È qui che Aulas si gioca la carta della quotazione in Borsa.
Ma Aulas ha anche altre idee in cantiere. Tra cui, la costruzione prevista per il 2010 di un nuovo stadio con 60mila posti di proprietà della squadra e che secondo i progetti dovrebbe integrarsi nel complesso “OL Land” che include tra l’altro un centro commerciale e un hotel.