Notizie Notizie Italia Boom erogazioni mutui: +94,3% nei primi 10 mesi dell’anno (Abi)

Boom erogazioni mutui: +94,3% nei primi 10 mesi dell’anno (Abi)

30 Novembre 2015 08:26
E’ sempre più boom per il mercato dei mutui in Italia con erogazioni quasi raddoppiate rispetto ai livelli del 2014. Il presidente dell’ABI Antonio Patuelli, ha anticipato nel weekend i dati aggiornati a fine ottobre circa le nuove erogazioni di prestiti bancari. Sulla base di un campione rappresentativo di banche (relativo ad oltre l’80% del mercato), nei primi dieci mesi del 2015 le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili da parte delle famiglie hanno registrato un incremento annuo del +94,3% rispetto al medesimo arco temporale del 2014. Tasso di crescita in ulteriore accelerazione rispetto al +92,1% evidenziato nei primi 9 mesi dell’anno. 
Ammontare supera quota 39 mld di euro 
Patuelli ha specificato che, nel periodo gennaio-ottobre 2015, l’ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 39,183 miliardi di euro rispetto ai 20,169 miliardi dello stesso periodo del 2014 (+94,3%). L’incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti è pari a circa il 31% nei primi dieci mesi del 2015.
Il presidente dell’ABI ha inoltre reso noto che l’ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2015 è anche superiore al dato dello stesso periodo del 2013 (quando si attestarono a 15,456 miliardi) e pure al valore dei primi dieci mesi del 2012 (che registrarono allora 17,301 miliardi di euro).
Mutui a tasso fisso rappresentano il 60% del totale (dal 25% di un anno fa) 
I mutui a tasso variabile rappresentano, nei primi dieci mesi del 2015, il 44,3% delle nuove erogazioni complessive; nei mesi più recenti sono in forte incremento i mutui a tasso fisso che, a ottobre 2015, hanno superato il 60% delle nuove erogazioni, quando i mutui a tasso fisso, dodici mesi prima, non raggiungevano il 25%. Anche questi nuovi progressi sui mutui – ha affermato Patuelli – evidenziano gli sforzi di ripresa sia delle banche, sia delle famiglie, pur in un contesto di normative e di burocrazie europee che frequentemente non agevolano la ripresa.