Bond: ecco le obbligazioni opportunità per il 2023
Occhio alle obbligazioni, in un contesto in cui l’inflazione si confermerà tra le preoccupazioni principali anche nel corso del 2023.
Così Andrew Lake, Head of Global Fixed Income di Mirabaud AM, facendo riferimento sia all’inflazione made in Usa che dell’Europa.
“Ci aspettiamo che, a seguito dell’indebolimento del contesto economico e dei rialzi dei tassi attuati finora, l’inflazione inizi a scendere naturalmente. In caso contrario, si rischia la stagflazione. Il rischio di stagflazione in Europa è leggermente superiore a quello degli Stati Uniti, in quanto l’economia è più debole e la Bce ha meno margine di manovra per aumentare i tassi di interesse, nonostante un’inflazione più o meno allo stesso livello di quella statunitense”.
Obbligazioni: il commento di Mirabaud AM
Negli ultimi 12 mesi il contesto economico ha subito un enorme cambiamento e anche l’investitore più fiducioso, fa notare il responsabile della divisione globale di reddito fisso di Mirabaud AM, deve tenere conto del flusso di notizie giornaliero e regolarsi di conseguenza.
“Una cosa che abbiamo imparato quest’anno è che una politica di copertura attiva può essere molto vantaggiosa. Quando ci si trova in un contesto di reale volatilità e di reale repricing, la capacità di gestire attivamente il rischio, data la scarsa liquidità del mercato contante sottostante, si è rivelata estremamente importante“.
Di conseguenza, “in un panorama d’investimento ancora molto incerto, riteniamo che le strategie unconstrained globali non vincolate a un benchmark offrano il modo migliore per cogliere il potenziale di rialzo in mezzo alle turbolenze (gestendo al contempo il ribasso con una copertura attiva)”.
Ancora, “le strategie unconstrained offrono agli investitori un ampio raggio d’azione a livello geografico e utilizzano un’intera gamma di strumenti per accedere alle opportunità dell’universo del reddito fisso e capitalizzare gli asset con prezzi errati”.
In attesa del 2023, le previsioni di Andrew Lake sono le seguenti:
“Il focus rimarrà probabilmente sulle obbligazioni corporate investment grade e prevediamo che questa sottoclasse di asset registrerà buone performance nel primo semestre del 2023, mentre il mercato si adeguerà al rallentamento dell’inflazione e della crescita. Una volta che il mercato avrà prezzato un contesto economico più difficile, ci aspettiamo che emergano opportunità nella parte più rischiosa dell’universo creditizio, soprattutto nelle obbligazioni corporate high yield”.