BofA: nel 2012 gli utili sono triplicati nonostante le pulizie di bilancio del quarto trimestre
Bank of America, la seconda banca statunitense, ha chiuso il quarto trimestre 2012 con utili netti per 732 milioni di dollari, ossia 3 centesimi di dollaro ad azione. Il dato è decisamente peggiore rispetto a quello di 12 mesi prima. Allora BofA chiuse il periodo con utili pari a 1,99 miliardi di dollari, ossia 15 centesimi a titolo. La contrazione è stata pari a circa il 63%. Il dato aggregato di tutto il 2012 mostra invece un deciso miglioramento rispetto all’esercizio 2011. L’anno appena finito ha visto Bank of America ottenere un utile netto pari a 4,2 miliardi di dollari, pari a 0,25 dollari a titolo, contro gli 1,4 miliardi del 2011. Nella sostanza gli utili sono triplicati in dodici mesi.
A impattare negativamente sul risultato finale del trimestre della banca statunitense sono state alcune poste straordinarie. Senza queste, Bank of America avrebbe ottenuto profitti pari a 29 centesimi di dollaro per azione, dato sensibilmente migliore rispetto ai 20 cents fissati dal consensus degli analisti.
A riprova del buon andamento dell’attività core della banca negli ultimi 3 mesi vi è il dato sui ricavi. Mentre gli economisti si aspettavano un giro d’affari pari a 21,03 miliardi di dollari, nell’ultimo trimestre del 2012 la banca ha ottenuto 22,6 miliardi di dollari di ricavi.
La pulizia di bilancio compiuta anche in questa occasione da Bank of America non rappresenta tuttavia una sorpresa per il mercato. Lo scorso 7 gennaio il management aveva fatto sapere che sui risultati del quarto trimestre avrebbero pesato delle svalutazioni spot. Gli accantonamenti per perdite sui crediti nel trimestre sono così ammontati a 2,2 miliardi di dollari, 400 milioni di dollari in più rispetto agli 1,8 miliardi di dollari del terzo trimestre 2012.
Negli ultimi 3 anni il Ceo di BofA, Brian Moynihan, si è speso con particolare intensità nella sua opera di pulizia di bilancio della banca, appesantito dai deal portati a termine dal suo predecessore. In questa direzione vanno i 60 miliardi di dollari di asset venduti nel periodo.
Anche grazie a questa strategia, l’anno scorso il titolo a Wall Street ha messo a segno un rialzo del 109%, risultando così il miglior titolo del Dow Jones. Se il 2012 è stato il primo anno caratterizzato da una rivalutazione del titolo da quando alla guida della banca vi è Moynihan, anche il 2013 è iniziato bene. Da inizio anno alla chiusura delle contrattazioni di ieri l’azione ha guadagnato l’1,5% a 11,78 dollari.