Notizie Notizie Italia BlackBox: pioggia e grandine a Milano

BlackBox: pioggia e grandine a Milano

1 Giugno 2007 09:20

 

Solo un evento atmosferico, per adesso, che non sembra aver ancora influenzato Piazza Affari e i listini finanziari mondiali. Qualcuno lancia i primi segnali di allarme, ma già sei mesi fa altri l’avevano già fatto e i risultati li hanno smentiti. Ora ci troviamo nella tipica situazione di chi grida al lupo al lupo! Ma qualche dubbio incomincia a insinuarsi anche in me. Economia americana? No. Nemmeno il fantasma del carry trade. Alzi la mano, poi, quanti saprebbero spiegare esattamente di cosa si tratta, come funziona e come influenza il mercato. Un importante analista, interrogato sull’argomento ha detto che è come l’araba fenice. No, non è nemmeno la crescita della tassazione sulle operazioni di Borsa in Cina a farmi riflettere sul futuro dei mercati. Allora cosa?

I guru ad esempio. Sì, quei trader, analisti e strategist, magari ex stelle della new economy nel bene e nel male. Da qualche mese vedo sempre più commenti della star della bolla speculativa Abbey Cohen, del redivivo Henry Blodget e dell’avveduto Edward Yardeni che oltre ai consigli finanziari si diletta nel recensire i film della settimana che vede al cinema. E poi, questa è una chicca, ho rivisto un giudizio di “strong buy”, ma non erano stati aboliti?


Mi preoccupa vedere che personaggi di ogni sorta, ex ragazzi prodigio della new-economy come vecchi filibustieri, capaci di cambiare pelle a ogni refolo di vento, tutti impegnati a gestire neonati fondi di investimento sulla Cina (hedge preferibilmente) rastrellando soldi a destra e manca col fare dei migliori piazzisti delle Tv locali.


Mi terrorizza il vicino di casa, che incontrato sull’ascensore ieri sera, mi dice che conferirà il TFR ai fondi pensione, scegliendo una linea di gestione aggressiva perché – mi ha spiegato con dovizia di particolari – ha letto sui giornali che ormai le borse corrono da tempo e sono solide e un pericolo bolla non è più possibile.


Mi sgomenta, ma il sentimento giusto sarebbe un altro a dire il vero, leggere la pubblicità di nuovi corsi dove si insegnano a trader fai da te le mirabolanti strategie di W. Gann. Ma qui sconfiniamo nell’esoterico e nulla mi toglie dalla testa che qualche giornale finanziario riproporrà interventi di astrofinanza, tanto di moda alla vigilia dello schianto dei mercati qualche hanno addietro.


Forse mi sbaglio, magari ho solo mangiato pesante ieri sera, o il film che ho visto era troppo splatter per i miei gusti. Ma qualcosa mi dice che … vedremo. Intanto osservo e rifletto. Mancano ancora un paio di cose – anzi, un avvenimento e una persona –  e poi il pasticcio sarà fatto; mancherebbero tre cose, ma quest’ultima l’ho vista materializzarsi ieri sotto i miei occhi in puro stile Gustavo Rol. In questo caso faccio finta di nulla. E’ meglio. Se tutti gli elementi dovessero materializzarsi ve lo dirò e poi ognuno faccia il suo gioco, perché in fondo parliamo di questo, no?