Notizie Notizie Italia Bio-on: il grande crollo in Borsa era prevedibile?

Bio-on: il grande crollo in Borsa era prevedibile?

15 Ottobre 2019 08:48

A scommettere al ribasso su Bio-on non è stato solo il fondo speculativo Quintessential. Già ben prima dell’emergere a luglio delle accuse sulla società di bioplastiche da parte del fondo guidato da Gabriele Grego, qualche segnale di preoccupazione poteva intravedersi dando uno sguardo all’evoluzione delle posizioni nette corte (PNC) sul titolo, ovvero la percentuale del capitale che risulta shortata dalle mani forti.

Il grande crollo ‘preannunciato’ da balzo posizioni short

Dal grafico sottostante si evince che l’aumento esponenziale delle posizioni short sul titolo si è avuto già a inizio anno con il totale delle posizioni ribassiste praticamente quadruplicatosi in pochi mesi e ben prima che emergessero le pesanti accuse di Quintessential. Il grafico elaborato da Sos Trader evidenzia come a dicembre 2018 le PNC erano a 1,14% e il titolo era in prossimità dei massimi a 70€ con capitalizzazione record ben oltre il miliardo. Adesso Bio-on capitalizza poco più di 110 milioni di euro dopo il crollo verticale del 90% dal 24 luglio a oggi. 

 

A inizio del 2019 le scommesse ribassiste si sono quasi triplicate per poi quadruplicarsi in primavera. “In sostanza gli Hedge Fund hanno anticipato il sell off vendendo pesantemente in prossimità dei massimi“, argomenta Sos Trader.  Nel frattempo i prezzi di borsa sono crollati verticalmente regalando profitti vertiginosi a chi aveva aperto posizioni ribassiste nei precedenti mesi.

Il titolo vede 4 Hedge Found che anche dopo ikl crollo del titolo negli ultimi due mesi e mezzo continuano a implementare la loro scommessa ribassista. Dall’ultimo aggiornamento (11 ottobre 2019) delle posizioni nette corte pubblicate da Consob sono pari al 4,49% (nelle scorse settimane erano arrivate anche sopra il 5%), così suddivise:

  • Cadian Capital Management detiene al ribasso lo 0,82%
  • Engadine Partners LLP l’1,75%
  • Ennismore Fund Management Limited lo 0,60%
  • Think Investments LP l’1,32%

Consob definisce le pnc un indicatore sintetico che riassume le posizioni corte (ossia le vendite allo scoperto sulle azioni e le posizioni corte in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili) al netto delle posizioni lunghe (ossia gli acquisti di azioni e le posizioni lunghe in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili). Inoltre, Consob pubblica solo le pnc che sono di entità pari o superiore allo 0,5% del capitale sociale della società quotata considerata.

 

Gli ultimi sviluppi

Ieri è andato in scena un cauto tentativo di risalita del titolo Bio-on (+23,7% a 7,25 euro), reduce dall’ennesima settimana difficile in Borsa con crollo del 30% e quotazioni scese anche sotto i livelli dell’Ipo di 5 anni fa. Bio-on ha ribadito in una nota la correttezza del proprio operato. In una nota la società delle bioplastiche, accusata lo scorso luglio dal fondo Quintessential Capital Management di essere una grande bolla basata su tecnologia improbabile, riprende le notizie di stampa che riferiscono di un esposto depositato da Quintessential Capital Management presso la Procura della Repubblica di Milano, lo scorso 25 settembre (dopo quasi due mesi dall’esposto depositato da Bio-On in relazione ai reati di market abuse commessi da QCM). La società bolognese guidata da Marco Astorri asserisce: le comunicazioni di Quintessential Capital Management, che continuano a veicolare informazioni false e fuorvianti in merito all’operatività di Bio-On, sono già state portate dalla Società all’attenzione della Procura della Repubblica di Bologna, essendo peraltro pacifica – per stessa ammissione di QCM – la sussistenza di un suo interesse speculativo nel calo della quotazione del titolo Bio-On. Nello specifico, Bio-on precisa di non aver avuto accesso al documento presentato da QCM alla Procura di Milano perché non è stato reso pubblico e, pertanto, non avendolo potuto esaminare, non le è possibile replicare puntualmente, tuttavia può smentire fermamente talune insinuazioni che, stando alla sintesi apparsa sulla stampa, QCM avrebbe formulato nei confronti di Bio-On e della sua operatività.

 

Intanto si preannuncia l’avvio di azioni risarcitorie da parte dei piccoli azionisti. “Abbiano già raccolto centinaia di adesioni da parte dei piccoli azionisti per avere un rimborso”, ha rimarcato Domenico Bacci, segretario nazionale di Siti, il sindacato italiano per la tutela dell’investimento. L’intenzione è costituirsi parte civile al processo una volta che sarà terminata la fase d’indagine. L’accelerazione verso una richiesta di risarcimento è arrivata dopo l’uscita dei conti choc del primo semestre 2019.

Bio-on ha evidenziato una perdita netta più che triplicata a 10,142 milioni di euro nel primo semestre. I ricavi sono stati pari a 917 mila euro, di cui 767 mila realizzati con terzi, rispetto ad un totale ricavi del primo semestre 2018 pari a 6,123 mln. Questa diminuzione, rimarca Bio-on, è dovuta alla scelta aziendale di rallentare nella prima parte dell’anno 2019 le attività di licensing nell’ottica di sviluppo dell’attività produttiva diretta, scelta con conseguenti implicazioni sulle attività di investimento e sviluppo. Bio-on ha ridotto le previsioni di vendita per l’intero 2019 da parte di clienti esterni a 20 milioni di euro, rispetto alle precedenti linee guida che erano di un fatturato complessivo di 78 milioni.