Bill Ackman chiude la SPAC dei record, non trova target da acquisire e restituisce 4 miliardi agli investitori
Bill Ackman, noto investitore miliardario americano e fondatore dell’hedge fund Pershing Square, ha deciso di chiudere la SPAC con cui aveva raccolto la cifra record di 4 miliardi di dollari e restituirà la somma agli azionisti. Pershing Square Tontine Holdings, quotata sul New York Stock Exchange (NYSE) non è stata infatti in grado di portare a termine una transazione che “soddisfi i criteri di investimento e risulti eseguibile”, ha detto Ackman in una nota agli investitori.
Secondo l’investitore, la rapida ripresa dei mercati dei capitali e dell’economia nella fase post-pandemia è stata positiva per l’America ma sfortunata per la sua SPAC, poiché ha reso “il mercato delle IPO convenzionale un forte concorrente e un’alternativa preferita per le aziende di alta qualità che cercano di quotarsi in borsa”.
Ackman aveva inizialmente pianificato che la SPAC acquistasse una partecipazione in Universal Music Group l’anno scorso, nel processo di quotazione dell’azienda di musica sulla borsa di Amsterdam. I requisiti strutturali e legali di Vivendi hanno però dettato una struttura delle transazioni in qualche modo non convenzionale per le SPAC e, in definitiva, che non ha potuto essere portata a termine per le preoccupazioni sollevate dalla SEC.
“Le società di alta qualità e con una crescita durevole redditizia possono generalmente posticipare i tempi di quotazione fino a quando le condizioni di mercato non saranno più favorevoli, il che ha limitato l’universo di possibili operazioni di alta qualità per PSTH, in particolare negli ultimi 12 mesi – si legge nella nota agli investitori – Sebbene ci fossero transazioni potenzialmente utilizzabili per PSTH durante lo scorso anno, nessuna di esse ha soddisfatto i nostri criteri di investimento“.
Il tramonto delle SPAC
Le SPAC, note anche come blank-check companies (assegni in bianco), sono gusci di denaro quotati in borsa solitamente creati da grandi investitori, noti come sponsor, al solo scopo di fondersi con una società privata. Il processo, simile a una fusione inversa, rende pubblica la società target.
Gli SPAC hanno raggiunto il picco durante il 2020 e la prima parte del 2021, aiutando a rastrellare guadagni di centinaia di milioni di dollari per alcuni importanti creatori di SPAC come Michael Klein e Chamath Palihapitiya.
Tuttavia, nell’ultimo anno, le società che si sono fuse con le SPAC hanno ottenuto risultati scarsi, costringendo gli investitori a evitare gli accordi con assegni in bianco. Ciò, unito a un controllo normativo più rigoroso e a una flessione dei mercati azionari, ha praticamente bloccato l’economia SPAC, con in gioco diversi miliardi di dollari.
Inoltre, la performance da record delle IPO tradizionali negli Stati Uniti nel 2021 ha aumentato le sfide per gli sponsor SPAC come Ackman, poiché diverse startup di grande valore hanno invece scelto di quotare le loro azioni in borsa attraverso appunto i percorsi tradizionali.