Notizie Trading e Mercati L’alba di un’era ad alta volatilità stile anni ’70: BlackRock sconsiglia il ‘buy the dip’ sottopensando Wall Street e Borse UE

L’alba di un’era ad alta volatilità stile anni ’70: BlackRock sconsiglia il ‘buy the dip’ sottopensando Wall Street e Borse UE

11 Luglio 2022 17:40

BlackRock prevede per l’azionario il perdurare delle difficoltà finchè le banche centrali inaspriranno la politica monetaria per contrastare l’inflazione. Il colosso dell’asset management ha così tagliato l’esposizione alle azioni dei mercati sviluppati (Stati Uniti, Europa e UK) a underperform a causa del peggioramento delle prospettive economiche. “Stiamo sfidando un nuovo mondo di maggiore volatilità macro e premi di rischio più elevati sia per le obbligazioni che per le azioni”, scrivono gli strategist di BlackRock Investment Institute nel report di metà anno.

Così come già affermato nelle scorse settimane, non è il caso di azionare il ‘buy the dip’, ossia comprare la debolezza. “Potremmo tornare alla volatilità vista nel 1970 – afferma Blackrock – e questo regime non è necessariamente propedeutico per il buy the dip. La politica non interverrà rapidamente per arginare il forte calo dei prezzi degli asset”.

BlackRock, che ha invece una posizione neutral nei titoli giapponesi, cinesi e dei mercati emergenti, rimarca che non bisogna più aspettarsi che le azioni e il reddito fisso corrano in tandem, come è avvenuto negli ultimi 20 anni, hanno affermato gli strateghi di BlackRock. “L’opzione Goldlocks è ora fuori discussione”, ha affermato Wei Li, global chief investment strategist di BlackRock Investment Institute.

Va però rimarcato come i flussi dei fondi suggeriscano che gli investitori sono rimasti rialzisti quest’anno nonostante un mercato ribassista dell’S&P 500 (-20% nella prima metà del 2022) e la peggiore prima metà dell’anno per le obbligazioni statunitensi nella storia moderna.

Nonostante l’impennata dei rendimenti, BlackRock rimane ribassista sui titoli di Stato sia su base strategica che tattica e sottopesa il debito pubblico a lunga scadenza, compresi i Treasury statunitensi. Questo perchè l’elevata inflazione e gli alti livelli di debito – che il Fondo monetario internazionale stima al 256% del prodotto interno lordo globale – significano che gli investitori chiederanno una maggiore compensazione per detenere questo tipo di attività.