Notizie Notizie Italia Biglietti concerti: multa da 1,7 milioni a Ticketone e altri 4 operatori per pratiche scorrette

Biglietti concerti: multa da 1,7 milioni a Ticketone e altri 4 operatori per pratiche scorrette

13 Aprile 2017 15:42

Maxi multa a Ticketone e ad altri quattro operatori per la prevendita di biglietti per i concerti in Italia. Oggi l’Antitrust ha concluso le cinque istruttorie aperte per everificare violazioni al condice del consumo e ha deciso di infliggere una multa complessiva di 1,7 milioni di euro, di cui 1 milione a Ticketone.

Il caso è stato originato dalle segnalazioni di centinaia di persone, che acquistando il biglietto per il concerto dei Coldplay avevano visto sparire dal sito Ticketone la disponibilità a poter comprare l’ingresso al concerto a pochi secondi dall’apertura della messa in vendita, per poi vederli ricomparire a un prezzo triplicato su canali di vendita paralleli. Ora l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto Ticketone responsabile di pratica commerciale scorretta per secondary ticketing sanzionando la società per 1 milione di euro.

Dall’indagine infatti è emerso che Ticketone, malgrado fosse tenuto contrattualmente a predisporre misure antibagarinaggio, non ha adottato efficaci misure dirette a contrastare l’acquisto di biglietti attraverso procedure automatizzate, né ha previsto regole, procedure e vincoli diretti a limitare gli acquisti plurimi di biglietti, né ha effettuato controlli ex post diretti ad annullare tali acquisti plurimi.

Altre quattro istruttorie hanno riguardato invece le modalità informative con cui i principali operatori di secondary ticketing (Seatwave, Viagogo, Ticketbis e Mywayticket) operano sul mercato attraverso internet. Le contestazioni si riferivano all’informazione carente o intempestiva rispetto ad elementi essenziali di cui il consumatore ha bisogno per decidere di acquistare in modo consapevole. Da una parte non precisavano adeguatamente le caratteristiche dei biglietti in vendita, non specificandone il valore e il numero di posto e fila né i diritti e le garanzie riconosciuti in caso di cancellazione dell’evento; dall’altra non chiarivano il proprio ruolo di mera intermediazione svolto sul mercato secondario. L’Autorità ha ritenuto questi operatori responsabili di pratiche commerciali scorrette e ha comminato sanzioni pari complessivamente a oltre 700mila euro.