Notizie Notizie Mondo Biden contro le auto elettriche cinesi, alza i dazi al 100%

Biden contro le auto elettriche cinesi, alza i dazi al 100%

14 Maggio 2024 15:46

L’amministrazione Biden ha annunciato tariffe rigide su alcune importazioni cinesi per un valore di 18 miliardi di dollari, le misure entreranno in vigore tra il 2024 e il 2026. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha annunciato in incremento delle tariffe sui veicoli elettrici cinesi e aumenterà drasticamente le tasse sulle importazioni di celle solari, acciaio e alluminio dalla Cina. La mossa di Biden sulle tariffe è considerata ampiamente simbolica visto che la Cina non fa affidamento sui consumatori statunitensi per i settori presi di mira. Le auto elettriche cinesi sono state praticamente escluse dal mercato statunitense anni fa a causa delle tariffe esistenti. E come ricorda Bloomberg, le aziende solari esportano principalmente negli Stati Uniti dall’estero, evitando restrizioni simili.

Biden alza le tariffe su alcune importazioni cinesi da $18 miliardi

A partire da quest’anno, il presidente Joe Biden quadruplicherà le tariffe sui veicoli elettrici cinesi importati, dal 25% al 100%. La tassa di importazione sulle celle solari cinesi raddoppierà, dal 25% al 50%. E le tariffe su alcune importazioni cinesi di acciaio e alluminio aumenteranno più di tre volte, dall’attuale 7,5% al 25%.

Biden annuncerà formalmente le misure, dettagliate in una dichiarazione in un evento al Rose Garden della Casa Bianca.

Il rappresentante commerciale della Casa Bianca, Katherine Tai ha inoltre annunciato che intende triplicare le tariffe sulle batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici e sulle batterie al litio destinate ad altri usi. Ma soprattutto a partire dal 2025, le tariffe sui semiconduttori cinesi importati saliranno dal 25% al 50%.

Per la prima volta gli Stati Uniti imporranno dazi sulle importazioni cinesi di aghi e siringhe mediche, sulle gru da nave a terra ma anche ai guanti medici in gomma cinesi, alcuni respiratori e maschere facciali saranno colpiti da tariffe più elevate.

Alcuni articoli, come le batterie e la grafite naturale, avranno periodi di introduzione graduale dei dazi più lunghi. La Casa Bianca ha affermato che ciò serve in parte a dare al settore manifatturiero statunitense il tempo di espandersi fino al punto in cui vengono prodotte a livello nazionale batterie sufficienti a soddisfare la domanda dei consumatori.

“La Cina sta producendo a un ritmo e con una traiettoria che è di gran lunga superiore a qualsiasi stima plausibile della domanda globale”, ha commentato un funzionario dell’amministrazione Biden. “Ciò inonderà il mercato globale con un’offerta che indebolirà la nostra capacità di costruire capacità produttiva in patria e lascerà tutti noi nel mondo più vulnerabili alla coercizione economica”, ha affermato un funzionario dell’amministrazione Biden.

La risposta cinese ai dazi USA

La Cina “si oppone risolutamente” alla decisione del presidente americano di aumentare i dazi sulle importazioni cinesi e giudica la mossa come “manipolazione politica”, secondo il Ministero del Commercio di Pechino, che ha esortato l’amministrazione Biden ad annullare l’aumento dei dazi ed a correggere quella che definisce “un’azione sbagliata”.

Le nuove regole sui dazi entreranno in vigore a scaglionate dal 2024 al 2026 e sono più mirate rispetto alla precedente tariffa fissa sulle importazioni dal ex presidente Trump del 60%. Il salto più grande riguarda i veicoli elettrici, con l’aliquota tariffaria quadruplicata al 102,5%, mentre altre importazioni vedono i prelievi raddoppiati o imposti per la prima volta.