Bernanke: siamo pronti a mettere in campo nuove misure di stimolo
La Fed è pronta a mettere in campo nuove misure per rilanciare la crescita e l’occupazione. Parola del chairman Ben Bernanke, che però non ha voluto fornire dettagli su quelle che saranno le misure che la Banca centrale Usa potrebbe utilizzare. “La Federal Reserve -ha detto Bernanke nel corso di un intervento all’Economic Club of Minnesota – farà tutto il possibile per far ripartire la crescita e l’occupazione in un contesto di stabilità dei prezzi”. “Già nel corso della riunione di agosto è stata fatta una prima analisi dei costi e dei benefici delle misure che potrebbero essere adottate”.
In sostanza il n.1 della Fed ha ribadito quanto già detto a margine del simposio di Jackson Hole: disponiamo di diversi strumenti per stimolare la crescita e siamo pronti ad utilizzarli. Questa volta l’accento è stato posto sulle cause che rallentano l’economia a stelle e strisce: la debolezza dei consumi e l’instabilità dei mercati finanziari. “L’insolita debolezza dei consumi e la debolezza dei mercati finanziari, incrementata dalla crisi del debito europea e dalla perdita della tripla A da parte degli Stati Uniti, continuano a rallentare l’economia”.
Bernanke è apparso piuttosto deciso sull’eventualità di mettere in campo nuovi interventi di sostegno, anche alla luce della spaccatura presente all’interno del Fomc, il braccio esecutivo della Banca centrale. Nella prossima riunione sarà quindi necessario mediare tra chi ritiene indispensabile avviare nuovi strumenti per sostenere l’economia e chi invece preferisce mantenere una posizione attendista. “Non ci sono indicazioni che l’innalzamento del tasso di inflazione sia stato incorporato dall’economia”, ha detto Bernanke rispondendo indirettamente a chi nelle scorse settimane aveva evidenziato che nuove misure della Banca centrale potrebbero rilanciare la dinamica inflazionistica. L’inflazione è spinta al rialzo da fattori temporanei “e nei prossimi trimestri rallenterà la sua corsa”.
Ma la Fed non può fare tutto da sola. Rilanciare la crescita è anche e soprattutto compito del governo federale. Nei prossimi mesi un ulteriore fattore destabilizzante potrebbe arrivare dalle politiche di consolidamento. “Il consolidamento del bilancio nel breve periodo potrebbe rallentare la ripresa economica”.
Le parole di Bernanke hanno peggiorato l’intonazione dei listini azionari, in questo momento il Dow quota in calo dello 0,6%, lo S&P dello 0,7% ed il Nasdaq dello 0,4%, e rafforzato il biglietto verde, che scambia sotto quota 1,39 (1,3896) contro euro ed a 77,5 yen. L’appuntamento è ora per il prossimo 20-21 settembre, quando è in programma la riunione del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Usa.