Notizie USA Bernanke: Fed interverrà se le condizioni economiche lo richiedono.

Bernanke: Fed interverrà se le condizioni economiche lo richiedono.

31 Agosto 2012 14:53

Non è escluso un nuovo acquisto di bond in caso di bisogno. Ma per ora no. Un nulla di fatto, in sostanza, è ciò che gli investitori portano a casa dall’attesissimo discorso del numero uno della Fed Ben Bernanke, che al convegno di Jackson Hole non ha preso esplicitamente quell’impegno – il terzo Quantitative Easing – a cui tutti guardavano speranzosi, provocando grosse correzioni nelle performance degli indici mondiali nei minuti immediatamente successivi al discorso, con il cambio euro-dollaro impennatosi oltre quota 1,26.

Gli indici tuttavia sono risaliti dopo breve tempo, lasciando poi la volatilità a dominare incontrastata. Non è infatti un “no” definitivo all’acquisto di bond quello del governatore della Banca centrale americana, il quale, al contrario, ha anche riconosciuto che la debolezza dell’economia potrebbe portare presto ad esigere soluzioni estreme, dando ad alcuni analisti l’idea che il discorso di Jackson Hole fosse il preludio ad un prossimo QE3.

In particolare, Bernanke ha puntato il dito contro la disoccupazione all’8,3%, una “grave preoccupazione” che causa “enorme sofferenza e spreco di talenti umani” e “danneggia strutturalmente la nostra economia”, la quale è “ben lontana dall’essere soddisfacente”. Ecco perchè, secondo il capo della Fed, non è da escludere un ulteriore acquisto di debito. “I costi delle politiche non convenzionali”, spiega infatti, “quando attentamente considerati sono gestibili, il che significa che il loro uso non è da escludere se le condizioni economiche non miglioreranno”. Resta da capire se il FOMC, il braccio operativo della Fed che si riunirà tra un paio di settimane, riterrà che sia ora il momento in cui l’economia va sostenuta con questo tipo di misura.

Certo è che il più convenzionale taglio dei tassi di interesse non è più una misura praticabile, essendo i tassi americani già vicinissimi allo zero, dove resteranno “almeno fino al 2014”, come ha promesso lo stesso Bernanke. La Fed potrebbe, in aggiunta, abbassare il tasso pagato alle banche che depositano le riserve nell’istituto centrale americano. Ma è anche vero che lo stesso Bernanke ha ricordato come i QE precedenti, che hanno portato all’acquisto di complessivi 2,3 milioni di miliardi di debito, hanno avuto il potere di ridurre la disoccupazione al di sotto dell’8%. Forse è il momento di usare di nuovo quest’arma. O forse no.