Notizie Notizie Italia Berlusconi rilancia la pista francese per salvare Alitalia

Berlusconi rilancia la pista francese per salvare Alitalia

4 Giugno 2008 07:26

E’ di nuovo tempo di ammiccamenti tra Alitalia e Air France. Silvio Berlusconi ha sparagliato le carte nella partita che si sta disputando in via della Magliana. Il premier italiano ha aperto a sorpresa ieri a una soluzione italo-francese per salvare la compagnia di bandiera. “Per il futuro Alitalia avrà convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali e Air France potrebbe essere una ottima soluzione”, ha detto Berlusconi.


Una dichiarazione a cui ha prontamente risposto il suo alter ego d’Oltralpe Nicolas Sarkozy con un interessante “è il management della nostra compagnia che deve prendere una decisione… ci potrebbe essere un’altra opportunità di collaborare”. Al di là delle dichiarazioni di “cortesia” che si sono scambiati i due premier in occasione del loro incontro resta sullo sfondo lo scetticismo espresso da Jean Cyril Spinetta, numero uno del vettore francese, che solo qualche giorno aveva evocato il ricorso a un esorcista per riuscire a evitare la bancarotta di Alitalia.

 

Eppure nonostante le premesse, la domanda resta aperta: Air France e Alitalia potrebbero tornare davvero sui loro passi, ripensando nuovamente alle nozze? Innanzittutto dovrebbero essere smussati quegli angoli emersi nel primo round di trattative che si erano trasformati in scogli insormontabili da superare. In questo senso la cordata italiana che sarebbe stata disegnata sotto la regia di Intesa potrebbe essere usata come un arma per mettere sotto pressione Spinetta.

 

A questo va aggiunto poi il fatto che proprio ieri il consiglio di amministrazione di Alitalia ha compiuto un passo avanti: ha ufficializzato la decisione di affidare a Intesa SanPaolo il compito di ricercare possibili acquirenti intenzionati a rilevare il controllo della società. Secondo Finanza & Mercati l’istituto si sarebbe già messo al lavoro. Tanto che Corrado Passera avrebbe già una lista di investitori, a partire dalle Fondazioni bancarie, che sarebbero propensi a sottoscrivere un aumento di capitale da 1,2 miliardi.

 

Nella baraonda delle ultime ore c’è un’unica certezza:  la Consob, che sta esaminando il dossier della compagnia della Magliana. La Commissione ha fatto sapere che si coordinerà con Borsa Italiana per valutare l’ipotesi di una sospensione dalle negoziazioni dei titoli Alitalia per non lasciare i possessori dei titoli della compagnia in balia della speculazione.