Bene immatricolazioni in Italia e Spagna: Volkswagen perde quote di mercato
Non si arresta il momento d’oro per il mercato automobilistico in Europa che, almeno per il momento, sembra non risentire degli scandali legati all’oramai famoso caso “dieselgate”.
Nel mese di settembre le immatricolazioni a livello continentale hanno segnato una marcata crescita pari al +9,8%, segnando il 25° mese consecutivo di miglioramento.
Bene in particolare i Paesi mediterranei con Spagna +22,5%, Italia +17,2%, Francia +9,1%, UK +8,6% e Germania +4,8% rispetto a settembre 2014.
Nell’area europea le nuove immatricolazioni a settembre hanno totalizzato complessivamente 1.356.868 unita’.
Nell’area europea le nuove immatricolazioni a settembre hanno totalizzato complessivamente 1.356.868 unita’.
Nei primi 9 mesi dell’anno le immatricolazioni hanno segnato un incremento marcato, +8,8% superando la soglia psicologica delle 10 milioni di unita’, 10.413.675 unità per la precisione.
Dati incoraggianti sì ma di certo lontani dai top toccati nel periodo pre crisi quando, era il 2007, in Europa si vendevano oltre 12 milioni di autovetture nel periodo gennaio-settembre.
Il parziale dell’anno anche in questo caso premia i Paesi mediterranei: Spagna +22,4%, Italia +15,3%, seguiti a distanza da UK +7,1%, Francia +6,3% e Germania +5,5%.
Il parziale dell’anno anche in questo caso premia i Paesi mediterranei: Spagna +22,4%, Italia +15,3%, seguiti a distanza da UK +7,1%, Francia +6,3% e Germania +5,5%.
Il gruppo Vw perde quote di mercato: inizio di un trend?
A livello di singoli marchi si segnala il dato di Volkswagen che a settembre segna un incremento pari all’8,3%, dato importante ma comunque inferiore all’intero mercato salito del 9,8%. I dati diffusi dall’Acea (European Automobile Manufacturers’ Association) evidenziano come il grippo tedesco a cui fanno capo i marchi di VW, Audi, Skoda e Seat hanno una quota di mercato pari al 23,3 in Europa, in leggero calo dal 23,7% evidenziato nello stesso periodo dell’anno passato.
A detta degli analisti è ancora presto per capire se il caso dieselgate abbia effetti immediati sui consumatori e sulla propensione all’acquisto del marchio Volkswagen: di sicuro i dati del prossimo mese di ottobre forniranno un quadro più attendibile per capire se siamo di fronte a un rallentamento temporaneo o se invece siamo all’inizio di un vero e proprio trend di sfiducia da parte del mercato nel confronto del gruppo automobilistico di Wolfsburg.
Segue tabella con i dati per singolo marchio relativi all’intero mercato europeo.