Bce, l’ultima trovata di Draghi: cambiare target inflazione per garantire vita più lunga ai suoi bazooka
Rumor Bce, l’istituzione di Francoforte si avvia a modificare il target sul tasso di inflazione dell’Eurozona? In onore della logica del WhateverItTakes Mario Draghi si starebbe preparando a dire addio al suo mandato (che scade alla fine di ottobre di quest’anno), con un regalo all’euro non di poco conto: garantire lunga vita ai vari bazooka che la sua era ha inaugurato, attraverso una rivoluzione interna alla stessa Banca centrale europea.
Fonti a lui vicine hanno riportato a Bloomberg alcune indiscrezioni, secondo cui il banchiere centrale starebbe valutando, infatti, l’ipotesi di apportare modifiche, insieme allo staff di Francoforte, al target stabilito per l’inflazione dell’Eurozona. Questo target, al momento, è stabilito a un valore, come risulta dal mandato della Bce, “below, but close to, 2%”; ovvero a un valore “inferiore, ma vicino al 2%”.
Tutti i diversi bazooka che sono stati lanciati negli ultimi anni, e che verranno ulteriormente rafforzati tra l’altro a breve – dettagli su una politica monetaria più espansiva arriveranno con la riunione del Consiglio direttivo del prossimo 25 luglio, ma gli analisti già parlano di tagli al tasso deposito e al lancio di un nuovo QE già da ottobre – sono stati concepiti per far sì che il tasso di inflazione dell’area euro raggiungesse quell’obiettivo.
Ma evidentemente la colomba Draghi vuole assicurarsi che le misure in essere e altre nuove, pronte a essere annunciate la prossima settimana e a essere sfornate nei prossimi mesi, durino il più a lungo possibile, al fine di garantire la crescita dell’economia dell’Eurozona.
Di qui, l’idea di adottare un approccio più “simmetrico” – stando a quanto riporta Bloomberg – ovvero stabilire un target di inflazione che sia “non solo inferiore, ma vicino alla soglia del 2%”, come quello attuale, ma anche “superiore e vicino alla soglia del 2%”.
L’opzione è al vaglio degli esponenti del Consiglio direttivo della Bce, che la scorsa settimana hanno assistito alla presentazione di uno studio “sugli approcci simmetrici” che potrebbero essere adottati e applicati al target di inflazione attuale.
Si parla di valutazioni che si troverebbero ancora allo stato informale, e va detto che modificare l’obiettivo di inflazione richiederebbe una revisione formale. Un portavoce della Bce interpellato da Bloomberg ha preferito non commentare i rumor.
Immediato l’effetto sui mercati, con lo spread BTP-Bund che è sceso al minimo intraday a 183 punti base, a fronte di tassi decennali sui BTP capitolati al valore più basso dall’ottobre del 2016.
Reazione anche del rapporto di cambio euro-dollaro, che è sceso dagli $1,1230 precedenti la diffusione dei rumo fino a $1,1206. Gli analisti fanno notare che l’intenzione di modificare il target di inflazione potrebbe indicare che la Bce ritiene che una politica mometaria accomodante possa essere necessaria per un 2considerata la debolezza continua dell’inflazione.