Bce: politica monetaria invariata. Ma è solo questione di tempo (commenti)
La Banca centrale europea ha lasciato invariata la politica monetaria nella riunione tenutasi oggi a Francoforte. I mercati hanno reagito negativamente ma si è trattato solo di un movimento temporaneo come temporanea appare essere la resistenza della Bce a nuovi interventi
Il mercato si attendeva un nulla di fatto ma forse, sotto sotto, sperava almeno in un prolungamento del Programma di acquisto asset. Mario Draghi e i banchieri centrali della Bce non lo hanno concesso, anzi, non ne hanno proprio parlato. Da qui la delusione, manifestatasi sui mercati azionari europei e sull’euro. Movimenti di breve durata che sono presto rientrati. Draghi sarà costretto a muovere a dicembre, dopo la revisione al ribasso delle stime macroeconomiche elaborate dallo staff della Bce.
“Crediamo che Francoforte – commenta Vincenzo Longo, strategist di Ig – procederà entro dicembre a prolungare il Qe causa deterioramento dell’attività economica e anche il mercato lo sa. La reazione negativa, tra l’altro del tutto modesta, è riconducibile per lo più al fatto che la Bce sembra non essere così disponibile a concessioni gratuite verso il mercato”.
E tantomeno a concessioni gratuite verso i responsabili politici: “Mario Draghi – nota Marco Vailati, responsabile Ricerca e investimenti di Cassa Lombarda – ha ribadito la necessità di riforme strutturali e sostegno fiscale, pur nel rispetto delle regole del Patto di crescita e stabilità. Un approccio logico e disciplinato, senza sprecare cartucce sostanzialmente non necessarie oggi e tenendosi spazi aperti per i prossimi meeting”. In effetti il governatore della Bce si è potuto concedere un briciolo di ottimismo, nonostante dati macroeconomici non esaltanti “comunicando – ricorda Matteo Paganini, chief analyt di Fxcm Italia – che le manovre straordinarie di sostegno all’economia hanno cominciato a mostrare una reale trasmissione del denaro iniettato nel sistema europeo all’economia reale. Ciò depone a favore di una rinnovata politica attendista, sempre che i dati macro da qui a dicembre non sprofondino”,
Eppure un po’ più di proattività sarebbe stata positiva secondo Patrick O’Donnel, fixed income investment manager di Aberdeen AM: “La mancanza di urgenza lascerà sotto pressione, probabilmente, gli asset finanziari e la valuta, rendendo il lavoro della Bce ancora più difficile. La prossima mossa, a dicembre, sarà un’estensione del Programma di acquisto asset (Pspp)” in pratica quanto i mercati si attendevano già oggi.
“Al fine di sostenere l’economia dell’area euro la Bce sarà forzata ad adottare una posizione di politica monetaria ancora più morbida” sottolinea Anthony Doyle, investment director retail fixed interest di M&G Investments che prosegue: “Fortunatamente ci sono una serie di azioni a disposizione della Banca centrale europea, tra cui l’estensione e l’ampliamento della durata degli acquisti di asset cambiando i termini del programma di acquisto asset al fine di prevenire qualsiasi problema di scarsità di asset acquistabili, e anche il taglio dei tassi in territorio negativo. Dal nostro punto di vista, il tema di ulteriori stimoli monetari è solo questione di tempo”.