Notizie Notizie Italia Bce pensa di lasciare a bocca asciutta azionisti banche per più tempo. Mustier parla di cedole e piani UniCredit

Bce pensa di lasciare a bocca asciutta azionisti banche per più tempo. Mustier parla di cedole e piani UniCredit

23 Luglio 2020 12:43

Sessione al ribasso per i titoli bancari italiani, dopo il riaccedersi delle speculazioni su varie operazioni di M&A che sarebbero pronte a interessare il settore, sulla scia del dossier Ubi Banca-Intesa SanPaolo (leggi le novità delle ultime ore).

Focus sulle indiscrezioni che sono state riportate da Bloomberg e Reuters sull’intenzione della Bce di chiedere alle banche di sospendere le cedole per tutto il 2020, dunque oltre la scadenza prevista per il prossimo 1° ottobre.

Sotto i riflettori anche l’intervista del numero uno di UniCredit, Jean Pierre Mustier, a Euromoney.

L’AD ha escluso per l’ennesima volta un interesse di UniCredit verso operazioni di M&A (che le ultime indiscrezioni avevano considerato possibili con Banco BPM), reiterando di preferire piuttosto l’opzione dei buyback.

Jean-Pierre Mustier commenta gli ultimi rumor su UniCredit (e Banco BPM) relativi alle operazioni di M&A
CEO of Italian banking group Unicredit, Jean-Pierre Mustier speaks during the presentation of the group’s first quarter 2019 results on May 9, 2019 in Milan. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo credit should read MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Riguardo al tema della sospensione dei dividendi, Mustier ha parlato di grande sostegno da parte degli “investitori di lungo termine”. “Ciò che è importante per gli azionisti è capire quella che sarà la posizione delle autorità andando in avanti”. Evidentemente per ora la Bce rimane ancora assillata e molto cauta, come le altre istituzioni, sulla traiettoria dei contagi da coronavirus.

Come novità nel settore c’è anche l’intervista rilasciata al Sole 24 Ore dal numero uno di Bper, Alessandro Vandelli, sull’accordo siglato con Intesa SanPaolo in merito alla cessione di 532 filiali della banca risultante da una eventuale fusione Intesa-Ubi: tema anch’esso molto caldo, come è emerso dalle ultime precisazioni di Ubi Banca.

Sull’acquisizione delle 532 filiali, Vandelli ha precisato che “i tempi dipendono dall’esito dell’Ops di Intesa e dalle valutazioni anche di tipo operativo che faremo, in particolare su aspetti legati alla migrazione informatica”. L’AD ha aggiunto che, in ogni caso, “serviranno alcuni mesi” e che “l’importante per noi è fare le cose per bene”.

Riguardo alla ricapitalizzazione necessaria per finanziare l’operazione, che gli analisti prevedono tra i 700 e gli 800 milioni di euro, questa dovrebbe essere lanciata a breve:

“Contiamo di lanciare l’aumento di capitale sul mercato nella seconda metà di settembre – ha detto Vandelli al Sole 24 Ore – Intanto siamo al lavoro con le Autorità per le necessarie autorizzazioni a procedere con l’operazione, che terranno conto anche del cambio di perimetro del ramo di azienda da acquisire. Non solo con l’Antitrust ma anche con Bce e Consob. Con la presentazione dei conti semestrali del 5 agosto, avremo tutti gli elementi per definire l’operazione sul capitale”.

Intanto a Piazza Affari Banco BPM e UniCredit si confermano oggi (12.45 ora italiana) tra i titoli peggiori del Ftse Mib, con una perdita superiore a -2%; Intesa SanPaolo -0,65%, Ubi Banca -0,67%. Fuori dal listino principale, in calo anche Mps -2,6%.

Bce orientata a proroga STOP cedole banche

Tornando alla richiesta della Bce, questa è riassunta nella nota odierna di Equita SIM:

“Secondo quanto riportato da Bloomberg, la BCE – considerata l’incertezza sull’evoluzione del contesto macroeconomico – sarebbe intenzionata a confermare la sospensione dei dividendi per tutto il 2020, andando quindi oltre l’attuale scadenza del primo ottobre. La decisione definitiva, dovrebbe essere comunicata nei prossimi giorni e ci aspettiamo che vada in questa direzione, mentre riteniamo altamente
improbabile che venga fatta una distinzione tra gli istituti in base alla loro
attuale posizione patrimoniale. Riteniamo che l’eventuale proroga da parte della BCE al divieto di pagamento dei dividendi continuerà a non includere la sospensione al
pagamento delle cedole degli AT1, come già più volte ribadito dal regulator nei mesi precedenti. La sospensione comporterebbe infatti un impatto trascurabile sui ratio
patrimoniali delle banche (circa 10 bps in media per le banche italiane) a fronte di un sensibile allargamento degli spread di credito e rendendo più costoso il rifinanziamento di questi strumenti, emessi dalle banche in ottica regolamentare”.

Equita SIM ha continuato:

Secondo i nostri calcoli, la cancellazione dei dividendi sugli utili 2019
determina un capital release (una liberazione di capitale) per le principali banche quotate italiane di 5,7 miliardi, ovvero di 58 punti base a livello di CET1, lasciando quindi ulteriore margine sia per rafforzare il lending che per contrastare un potenziale aumento dei default”.