Notizie Dati Macroeconomici Bce: oggi la riunione, attenzione alle parole di Draghi su QE e Grecia

Bce: oggi la riunione, attenzione alle parole di Draghi su QE e Grecia

3 Giugno 2015 07:30
E’ in programma oggi la riunione della Banca centrale europea (Bce), in cui annuncerà ala sua decisione sui tassi di interesse e snocciolerà le nuove stime economiche. Gli analisti sono concordi nel’aspettarsi alcuna novità sul fronte dei tassi, fermi al minimo storico dello 0,05% dallo scorso settembre. Mentre l’aggiornamento delle previsioni economiche dovrebbe riflettere la prudenza della Bce ed eventuali aggiustamenti sarebbero comunque minimi rispetto alle proiezioni di inizio marzo. Ad attrarre l’attenzione del mercato sarà soprattutto la conferenza stampa del presidente Mario Draghi, in agenda alle 14.30 da Francoforte.
L’intervento di Draghi si concentrerà sul programma di acquisto di asset, il cosiddetto quantitative easing (QE), che ha permesso in tre mesi dal suo avvio di acquistare circa 240 miliardi di euro di titoli. Finora il programma ha ricevuto molti elogi e i riscontri a livello economico hanno sollevato anche le speculazioni su un suo arresto anticipato o una riduzione del volume di acquisti. Ipotesi che la Bce rigetterà con forza anche in questa occasione, nonostante i prezzi al consumo nella zona euro siano ripartiti al rialzo a maggio per la prima volta da novembre. L’inflazione ha accelerato allo 0,3% su base annuale (era 0% ad aprile), ben oltre le attese degli analisti. Tuttavia, il target di inflazione al 2% entro il 2017 rimane ancora lontano.
“L’affermazione secondo cui il QE ha causato la ripresa dell’inflazione è eccessiva: è troppo presto per sostenere che il QE abbia avuto qualche effetto sui prezzi al consumo”, sostiene Teunis Brosens, analista di Ing, che prosegue: “Detto questo, la ripresa dell’inflazione è ben temporizzata per far rivendicare al presidente Draghi il successo del programma”. Sempre riguardo al QE, le domande dei giornalisti potrebbero concentrarsi non solo sulla durata, ma anche sulla flessibilità, dopo che la Bce ha deciso di aumentare il volume di acquisti a maggio e a giugno per compensare il torpore dei mercati a luglio e ad agosto. 
Altro tema al centro della conferenza stampa sarà la Grecia. La Bce è, insieme alla Commissione europea e al Fondo monetario internazionale, uno dei creditori e una delle tre istituzioni con cui Atene sta negoziando per ottenere il versamento di 7,2 miliardi di euro in cambio di riforme strutturali. A conferma della frenesia per sbloccare gli aiuti, Draghi era a Berlino lunedì sera per una riunione con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il presidente francese, Francois Hollande, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e la direttrice generale dell’Fmi, Christine Lagarde. La Bce è inoltre finanziatore di ultima istanza per le banche greche con il fondo di emergenza battezzato Ela.