Bce non cambia rotta: Pepp avanti a pieno ritmo, alzate stime PIL 2021 e 2022
Nessun accenno a ritiro delle misure di stimolo. La Bce mantiene l’impronta altamente accomodante e il PEPP proseguirà a ritmo spedito anche d’estate. Indicazioni ampiamente attese dal mercato anche se tra gli addetti ai lavori nelle ultime settimane si era sollevato qualche timore di un primo accenno al tapering (riduzione graduale delle misure straordinarie di stimolo) a seguito del surriscaldamento dell’inflazione.
“Nessuna modifica, nemmeno la modifica del linguaggio sull’acquisto di asset – rimarca a caldo Carsten Brzeski, Global Head of Macro di Ing – . La BCE sta ovviamente, e a nostro avviso giustamente, guadagnando tempo nonostante l’inflazione reale più elevata e le prospettive di un’ulteriore accelerazione dell’inflazione. La BCE sceglie di peccare per eccesso di cautela piuttosto che ritirare prematuramente lo stimolo monetario”.
Tassi fermi
Il meeting di giugno ha visto l’istituto centrale lasciare i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.
Alzate le stime di crescita
La Bce ha rivisto al rialzo le stime sul Pil dell’Eurozona del 2021 e del 2022 rispettivamente a una crescita pari a +4,6% e +4,7%. L’outlook per il 2023 è stato lasciato invariato a +2,1%, come annunciato dalla presidente della Bce Christine Lagarde, nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi e su altre decisioni di politica monetaria.
Le indicazioni sul PEPP
La Bce ha poi confermato la dotazione complessiva nell’ambito del PEPP pari a 1.850 miliardi di euro. Gli acquisti andranno avanti almeno fino a marzo 2022 “e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”.
Indicazioni anche su come procederanno gli acquisti nei prossimi mesi. Sulla base di una valutazione congiunta delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di inflazione, il Consiglio direttivo della Bce prevede che nel prossimo trimestre gli acquisti netti nell’ambito del PEPP, il Programma di acquisto per l’emergenza, continuino a essere condotti a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi dell’anno.
Il Consiglio direttivo condurrà gli acquisti in maniera flessibile in base alle condizioni di mercato, allo scopo di evitare un inasprimento delle condizioni di finanziamento incompatibile con il contrasto dell’effetto al ribasso della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione. In aggiunta, la flessibilità degli acquisti nel tempo, fra le varie classi di attività e i vari paesi continuerà a sostenere l’ordinata trasmissione della politica monetaria. Se le condizioni di finanziamento favorevoli possono essere mantenute mediante flussi di acquisti di attività che non esauriscano la dotazione nell’orizzonte degli acquisti netti del PEPP, non sarà necessario utilizzare appieno la dotazione. Allo stesso modo, questa può essere ricalibrata, se richiesto, per preservare condizioni di finanziamento favorevoli che contribuiscano a contrastare lo shock negativo della pandemia sul profilo dell’inflazione.
Il Consiglio direttivo continuerà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno sino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria.
Confermata anche entità QE tradizionale
Gli acquisti netti nell’ambito del Programma di acquisto di attività (PAA), il QE tradizionale, che proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. Il Consiglio direttivo continua ad attendersi che gli acquisti netti mensili di attività nel quadro del PAA proseguiranno finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della BCE. Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Infine, il Consiglio direttivo continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le sue operazioni di rifinanziamento. La liquidità ottenuta tramite la terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III) svolge un ruolo cruciale nel sostenere il credito bancario alle imprese e alle famiglie.