Bce: maxi rialzo dei tassi di 50 punti base. Svelato lo scudo anti spread

In linea con il forte impegno nei confronti del suo mandato di stabilità dei prezzi, il Consiglio direttivo della Bce ha adottato ulteriori misure chiave per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Così ha deciso di aumentare di 50 punti base i tre tassi di interesse chiave della BCE e ha approvato il cosiddetto scudo anti-spread, noto come TPI (Transmission Protection Instrument).
E’ il primo rialzo del costo del denaro dal 2011. “L’aumento dei tassi di 50 pb e l’ammorbidimento della forward guidance dimostrano che la BCE ritiene che la finestra per una serie di rialzi dei tassi si stia chiudendo rapidamente”, rimarcano gli esperti di Ing. “L’aumento, così come potenziali ulteriori aumenti, sono tutti volti a ridurre le aspettative di inflazione ea ripristinare la reputazione e la credibilità danneggiate della BCE come combattente dell’inflazione. La decisione odierna mostra che la BCE è più preoccupata per questa credibilità che per essere prevedibile”, argomenta Carsten Brzeski, responsabile Macro globale di Ing.
Arriva lo scudo anti-spread
Ma andiamo nei dettagli. Cosa ha appena annunciato la BCE? In primis che tutti e tre i principali tassi di interesse sono stati aumentati di 50 punti base, così che i tassi sui depositi delle banche saliranno da -0,50% a 0, i tassi di rifinanziamento principale da 0 a 0,50% e i tassi di rifinanziamento marginale da 0,25% a 0,75%.
Inoltre è stato introdotto uno strumento anti-frammentazione, il TPI (Transmission Protection Instrument). “Questa decisione dimostra che i falchi devono aver avuto paura, temendo che il rialzo dei tassi promesso a settembre, superiore ai 25 pb, venisse spazzato via dall’incombente recessione. L’accordo sul TPI doveva essere pagato dalle colombe con un aumento dei tassi più deciso” dicono da ING. Lo “strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, TPI)” assicurerà che “l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro” ed “è un presupposto affinché la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi”.