Bce, Lagarde ripete mantra tassi. Occhio a bond ed euro

Christine Lagarde non perde occasione per ripetere il suo mantra: i tassi di interesse, ha detto la presidente della Bce, Banca centrale europea, rimarranno alti per un periodo di tempo, al fine di contenere l’inflazione.
Per quanto riguarda le decisioni che saranno prese in futuro, ha rimarcato Lagarde in un discorso proferito a Francoforte, “ci assicureremo che i tassi di interesse rimangano a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario“.
Il bagno di sangue che in queste ore sta travolgendo il mercato dei bond dell’area euro, che soffre l’effetto dei forti sell off che hanno colpito i Treasuries Usa, non cambia l’impostazione della numero uno dell’Eurotower.
Bond, bagno di sangue anche in Eurozona. Tassi Bund 10y oltre il 3%
Nell’area euro infuriano le vendite sui titoli di stato, che pagano anche oggi gli smobilizzi che hanno colpito nelle ultime ore i Treasuries Usa.
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I tassi sui Bund tedeschi a 10 anni oggi hanno sforato la soglia del 3% per la prima volta dal 2011.
Negli Stati Uniti, i tassi dei Treasuries con scadenza dai 5 anni in poi viaggiano ai valori record degli ultimi 16 anni, ovvero dal 2007, sulla scia del caos in cui è precipitato il Congresso degli Stati Uniti ma anche a causa dei numeri ben oltre le attese che sono stati resi noti alla vigilia dal mercato del lavoro Usa.
Dal rapporto JOLTS stilato dall’Us Bureau of Labor Statistics è emerso che, nel mese di agosto, le offerte di lavoro sono salite negli Stati Uniti a 9,6 milioni, oltre gli 8,8 milioni previsti dal consensus e gli 8,2 milioni di luglio. Altro che indebolimento del mercato del lavoro americano.
Focus sulla reazione dell’euro, che oggi mette a segno un rialzo dello 0,25% nei confronti del dollaro, a $1,05.
Gli analisti rimangono tuttavia bearish nei confronti della moneta unica europea, che continua a pagare la forza del dollaro Usa.
Il biglietto verde è blindato dalle dichiarazioni hawkish che, nelle ultime sessioni, sono arrivate da diversi esponenti della Fed.
Anche Lagarde, con il discorso di oggi con cui ha inaugurato la Conferenza sulla politica monetaria organizzata dalla Bce, la “2023 ECB Conference on Monetary Policy”, ha ribadito che rimarrà in guardia contro la minaccia dell’inflazione.
Ma, come fa notare un articolo di Reuters, il riaccendersi dei timori per le condizioni in cui versa l’economia dell’Eurozona e anche le preoccupazioni sui conti pubblici dell’Italia stanno rendendo più significativi i rischi che incombono sull’euro, in particolare quello che il rapporto EUR-USD tocchi il livello psicologico chiave rappresentato dalla parità, ovvero da quota $1.
L’euro viaggia d’altronde ai livelli più bassi di quest’anno, attorno a $1,05, dopo aver perso il 3% nei confronti del dollaro, nel corso del terzo trimestre del 2023.
Non solo: la valuta europea sembra orientata a concludere il 2023 in ribasso per il terzo anno consecutivo.
Lagarde parla di shock domanda e offerta
Con il suo discorso, la presidente della Bce Christine Lagarde ha ricordato oggi che “gli ultimi anni sono stati incredibilmente sfidanti per i banchieri centrali di tutto il mondo”.
“Abbiamo fatto a fronte a continui shock dell’offerta e della domanda che si sono sovrapposti – ha continuato Lagarde – che hanno creato un panorama macroeconomico caratterizzato da un cambiamento veloce”.
La presidente dell’Eurotower ha reiterato che la Bce, in un contesto caratterizzato da una incertezza elevata, ha deciso di conseguenza di basare le sue decisioni future su tre criteri:
l’outlook sull’inflazione, le dinamiche dell’inflazione di fondo, e la forza della trasmissione della politica monetaria.
Su quest’ultimo punto, Lagarde ha detto che “negli ultimi anni è proseguito il dibattito sulla forza e sulla velocità della trasmissione di politica monetaria e su come l’importanza relativa dei diversi canali sia mutata nel corso del tempo, aspetti che hanno iniettato una incertezza considerevole nell’attuale fase di rialzi dei tassi”.
Ma “la ricerca ora sta iniziando a fornirci un quadro più chiaro – ha continuato la numero uno dell’Eurotower, nel mettere in evidenza come non solo i dati che arrivano dal fronte macro, ma anche le “analisi migliori” degli esperti aiutino la banca centrale ad avere un approccio più efficiente nella sua stessa gestione delle sfide che assillano l’economia.
Lagarde presenta conferenza “Bridging science and practice”
Per questo motivo, nel corso di questa conferenza, tra le altre cose, “ascolteremo in che modo la struttura eterogenea del mercato immobiliare dell’area euro finisca con il generare una trasmissione della politica (monetaria) asimmetrica in diversi paesi (dell’Eurozona)”.
E, ancora, “guarderemo a come i modelli che tengono in considerazione l’esposizione non bilanciata delle famiglie ai cambiamenti della politica (monetaria) riescano a spiegare alcuni aspetti del processo di trasmissione a cui stiamo assistendo“.
L’importanza del contributo che le ricerche degli economisti e degli analisti danno alla politica monetaria della Bce è stata rimarcata più volte da Lagarde, che ha così spiegato il motivo per cui la conferenza della Bce partita oggi sia stata battezzata .“Bridging science and practice”.
Passando ai mercati, l’effetto dei sell off sui Treasuries si sta avvertendo non solo sul mercato dei titoli di stato italiani, ovvero sui BTP, ma che sui Bund tedeschi.
Oltre all’instabilità politica che si sta manifestando negli Stati Uniti, i bond dell’area euro pagano l’allontanarsi della scommesse su un eventuale dietrofront sui tassi da parte della Bce.
L’attenzione dei trader è rivolta al prossimo meeting del Consiglio direttivo della Bce, in calendario giovedì 26 ottobre.
I mercati ritengono che l’Eurotower farà finalmente la pausa tanto auspicata non solo dai cittadini e dai governi dell’Eurozona, ma da alcuni stessi economisti.
Il fatto che non ci sarà nessuna stretta monetaria, tuttavia, non significa che Lagarde & Co – così come il presidente della Fed Jerome Powell & Co – saranno pronti a tagliare i tassi nei prossimi mesi. E questa è una delle speranze delle ultime settimane che, in queste ultime sessioni, è stata stroncata.