Notizie Notizie Mondo Bce: Draghi, politica accomodante ancora a lungo. Pronti ad agire se necessario

Bce: Draghi, politica accomodante ancora a lungo. Pronti ad agire se necessario

9 Gennaio 2014 14:55
La politica monetaria della Banca centrale europea (Bce) rimarrà accomodante ancora a lungo. Lo ha assicurato oggi il governatore dell’Eurotower, Mario Draghi, durante la conferenza stampa che si è tenuta a Francoforte dopo l’annuncio delle decisione da parte del consiglio direttivo di mantenere i tassi di interesse fermi al minimo storico dello 0,25%. “La politica resterà accomodante finché necessario – ha detto il numero uno della Bce – e i tassi resteranno ai livelli attuali, se non più bassi, per un periodo di tempo esteso”. Nel confermare la forward guidance, Draghi ha precisato, e più volte ripetuto nel corso del suo intervento, che sono “pronti ad agire in caso di necessità in qualsiasi momento” e sono “pronti a considerare tutti gli strumenti disponibili“. 
Parole che suggeriscono un possibile intervento della Bce nelle prossime riunioni. Tutto dipenderà dall’ammontare della liquidità, dai tassi Eonia e soprattutto dall’inflazione, scesa ancora a dicembre allontanandosi  sempre più dal target del 2%. Il principale mandato della Bce, così come ricordato oggi da Draghi, è infatti quello di assicurare la stabilità dei prezzi nell’Eurozona. “Stiamo assistendo a un periodo di inflazione molto bassa”, ha ammesso Draghi, secondo cui si manterrà tale per un periodo di tempo esteso per poi avvicinarsi all’obiettivo fissato dalla Bce del 2% solo verso la fine del 2014 e l’inizio del 2015
Tuttavia la Bce non appare troppo preoccupata della deflazione: “I rischi di deflazione sono al momento contenuti” e “la pressione inflazionistica è sotto controllo”, ha rassicurato Draghi. Ancorate anche le aspettative di crescita per l’Eurozona, che nel 2014 dovrebbe mostrare una espansione poco superiore all’1%. Tuttavia non c’è da stare troppo allegri perchè a detta del governatore dell’Eurotower la crisi non è finita. “Rimarrei cauto nel dire che la crisi è alle spalle. La disoccupazione è oltre al 12% e quella giovanile è su livelli inaccettabili. Tuttavia, la ripresa è in atto, anche se permangono ancora dei rischi”, ha illustrato Draghi.