Notizie Notizie Mondo Barclays overweight su azionario UE, ecco i settori top e flop

Barclays overweight su azionario UE, ecco i settori top e flop

4 Aprile 2024 17:18

Nell’aggiornamento di aprile sull’azionario europeo, gli analisti di Barclays hanno espresso una visione positiva sull’equity del Vecchio Continente, alzando la raccomandazione a Overweight e il target price di fine anno sullo Stoxx Europe 600 a 540 punti. Ecco i fattori a sostegno di questa previsione e il dettaglio sui settori che, secondo la banca d’affari, possono sovra/sotto-performare nei prossimi mesi.

Barclays positiva sull’azionario europeo

I tagli dei tassi e una potenziale ripresa sincronizzata della crescita possono favorire l’azionario. Tuttavia, permangono alcuni rischi legati, ad esempio, ai rischi geopolitici, all’aumento dei costi delle materie prime e all’incertezza sul ritmo di allentamento della politica monetaria.

Problemi comunque secondari, secondo Barclays, in un contesto di crescita degli utili. Inoltre, l’elevata concentrazione del mercato (a livello settoriale e geografico, in particolare sul tech Usa, ma anche sui titoli growth) lascia spazio per un’espansione degli acquisti ad altri settori, aree geografiche o categorie di azioni finora più trascurati.

In tale contesto, la banca d’affari britannica ritiene che l’azionario europeo possa colmare il gap con gli Usa e alza la raccomandazione sull’equity del Vecchio Continente a ‘overweight’ (OW), aumentando l’esposizione verso i settori ciclici con l’upgrade a OW dei chimici a discapito della sanità (declassata a ‘market-weight’, MW). Il target price sull’indice Stoxx Europe 600 è stato alzato da 510 a 540 punti.

I driver che sosterranno l’equity UE

In sintesi, i fattori che dovrebbero favorire l’azionario europeo rispetto agli Usa sono:

  • la ripresa della crescita interna legata all’esaurirsi del ciclo di riduzione delle scorte e all’aumento del reddito reale dei consumatori;
  • i segnali di vita dalle attività in Cina;
  • la possibilità di più tagli dei tassi da parte della Bce e della BoE rispetto alla Fed;
  • le valutazioni più economiche;
  • l’inclinazione verso i titoli value e ciclici.

I fattori da monitorare per l’azionario

Ecco più nel dettaglio gli elementi da monitorare nei prossimi mesi per quanto riguarda l’azionario, in particolare nella regione europea.

Reflazione e ampliamento del rally azionario

Gli acquisti si stanno ampliando a più azioni e settori, in particolare ai titoli ciclici, value e alle materie prime. Il sentiment e il posizionamento degli investitori stanno diventando più rialzisti, con un maggiore impiego di liquidità. Man mano che il trading reflazionistico acquista slancio, per Barclays assisteremo ad un potenziale di recupero per l’Europa e per i titoli ciclici/value.

Europa in ripresa e tagli tassi in vista

La crescita degli Stati Uniti si sta probabilmente stabilizzando su livelli elevati. Al contrario, l’Europa sembra in ripresa da una fase di stagnazione, in un contesto di miglioramento della produzione, allentamento delle condizioni finanziarie e miglioramento dei consumi. Inoltre, i dati cinesi iniziano a fornire segnali di ripresa, con potenziali implicazioni positive per le aziende europee che esportano nell’area Asia-Pacifico.

Dato che la crescita globale rimane resiliente, è probabile che il processo disinflazionistico sarà più lento da qui in poi, ma finché le banche centrali manterranno la porta aperta ai tagli dei tassi, un atterraggio morbido è più probabile rispetto al contrario. Gli esempi passati di tagli dei tassi a metà ciclo hanno sostenuto gli asset rischiosi, sia dal punto di vista delle valutazioni che degli utili.

Utili in aumento e valutazioni contenute

Gli utili del quarto trimestre sono andati bene e le previsioni sono state generalmente rassicuranti. Sebbene le revisioni dell’EPS siano leggermente negative da inizio anno, sembrano ora in fase di stabilizzazione.

Al tempo stesso, le valutazioni in Europa non sono impegnative, con un P/E intorno a 13x, inferiore alla media di lungo termine di 13,8x. Barclays vede spazio per un’ulteriore rivalutazione, dato l’imminente ciclo di tagli della banca centrale.

I rischi geopolitici

Fra le criticità, la banca d’affari cita i conflitti in Ucraina e Medio Oriente e le incertezze politiche legate ai diversi appuntamenti elettorali del 2024, su tutti le elezioni presidenziali di novembre negli Usa. Inoltre, il recente rimbalzo dei prezzi del petrolio e di altre materie prime rappresenta una potenziale minaccia, in quanto potrebbe rilanciare il rischio di inflazione e alterare la ripresa dei consumatori, pur sostenendo l’EPS dei settori esposti alle commodity.

I settori top e flop secondo Barclays

A livello settoriale, Barclays continua a vedere una rotazione verso i settori legati alle materie prime (energia e minerario), banche e small cap, mentre il commercio reflazionistico acquista slancio.

Nel dettaglio, la valutazione è ‘overweight’ sul lusso (LVMH ed Hermes i preferiti), sulle banche, i materiali (grazie alla ripresa della Cina), l’energia (previsione sul Brent a 85$) e difesa & aerospazio.

Il giudizio è ‘market weight’ su automotive (frenata dalla concorrenza cinese), assicurazioni, sanità, tecnologia e beni strumentali (eccetto la difesa).

Infine, Barclays è ‘underweight’ su utilities, telecomunicazioni e beni di prima necessità, quindi settori anticiclici e difensivi.