Bankitalia, l’ammissione di Rossi: euro, “incrinata convinzione che fosse un monolite”
Bankitalia versus Bce: risulta piuttosto forte la dichiarazione rilasciata oggi, intervenendo al congresso della Fisac/Cgil, da Salvatore Rossi, direttore generale di Bankitalia e presidente Ivass.
Rossi ha ammesso che l’euro è stato un “gesto politicamente ed economicamente audace” ma anche che, a seguito della crisi dei debiti sovrani in Eurozona, e praticamente da “otto anni a questa parte, la “precedente convinzione generale che i paesi aderenti fossero avviati verso un percorso virtuoso di riforme strutturali delle loro economie e che l’euro fosse un monolite si è incrinata”.
A colpire è soprattutto la frase secondo cui la convinzione che l’euro fosse un monolite si è incrinata.
Nel giorno in cui si torna a parlare di bailout anche per l’Italia, e in particolare del programma OMT con cui la Bce di Mario Draghi potrebbe salvarla, è inevitabile fare un parallelismo tra le parole del direttore generale di Bankitalia e quelle che Mario Draghi più e più volte ha proferito: ovvero, che l’euro è irreversibile.
“L’euro è irreversibile” è l’altra frase storica pronunciata da Draghi, oltre a quella del whatever it takes.
Certo, Salvatore Rossi non smentisce Draghi, ma conferma come quella convinzione granitica dell’euro che, come ha detto lui per più di un decennio è riuscito a dispiegare “vantaggi economici per tutti, soprattutto grazie alla forte riduzione dell’inflazione e dei tassi di interesse in tutta l’area”, si sia sfaldata.
C’è da dire che Rossi fa riferimento comunque alla resilienza e alla sopravvivenza di una moneta su cui gli stessi Stati Uniti, è il caso di dirlo, inizialmente non avrebbero scommesso un dollaro.
“Molti economisti, soprattutto americani, rimasero dubbiosi che, in assenza di piena mobilità del lavoro in tutta l’area e di un bilancio pubblico comune, l’euro potesse sopravvivere”.
L’euro, invece, ce l’ha fatta, sfidando e vincendo tutte le peggiori previsioni. Peccato però per i grandi fan dell’Eurozona che quella che sembrava una certezza assoluta, ormai venga messa sempre più in dubbio, a dispetto di Draghi. Ed è lo stesso direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi, ad ammetterlo.