Notizie Notizie Italia Banco Desio, FT commenta successo emissione covered bond: ‘Investitori affamati di rendimenti’

Banco Desio, FT commenta successo emissione covered bond: ‘Investitori affamati di rendimenti’

18 Luglio 2019 15:40

Il Financial Times dedica un articolo al successo del collocamento del covered bond di Banco Desio, avvenuto nella giornata di martedì. L’istituto ha emesso, per la precisione, un covered bond a 7 anni da 500 milioni, ricevendo ordini per 2 miliardi di euro.

“Yield-starved investors snap up debt from obscure Italian bank”: così il titolo dell’articolo del Financial Times, in italiano “Investitori affamati di rendimenti fanno incetta del debito di una banca italiana sconosciuta”.

“Banco Desio, banca regionale nata 110 anni fa – scrive il quotidiano –  ha attratto ordini per un valore di 1,5 miliardi di euro appena dopo un’ora dal suo secondo lancio del covered bond, avvenuto martedì (16 luglio). Il gruppo ha raccolto alla fine ordini per un ammontare di 1,9 miliardi di euro, quasi quattro volte il valore offerto di 500 milioni, da parte di 130 investitori”.

Il bond è stato offerto a un rendimento pari allo 0,439%. “Potrebbe apparire un rendimento misero, e di fatto è inferiore di 0,77 punti rispetto al tasso del bond governativo italiano che presenta la stessa scadenza”, fa notare l’FT .

Ma Joost Beaumont, strategist del reddito fisso per ABN Amro, ha descritto il ritorno “juicy”, ovvero succoso, appetibile, visto che quasi l’80% dei covered bond europei denominati in euro e il 40% in Italia, presentano rendimenti negativi. Ciò implica che gli investitori sono disposti ad accettare di soffrire una perdita nel detenere questi titoli”.

In questo contesto, come ha spiegato Beaumont al quotidiano finanziario della City, “la vivace richiesta di un debito venduto da una delle banche italiane meno conosciute” mette in evidenza “in modo piuttosto indicativo la caccia ai rendimenti” da parte degli investitori.

Il fatto che poi Banco Desio, che “non sia tra gli emittenti di covered bond che presentano i rating migliori” sia stato capace di attrarre un interesse così forte, “dice tutto”.

Un banchiere che ha partecipato al collocamento ha riferito all’FT che l’emissione ha visto protagonista una “forte partecipazione da parte di clienti non italiani”.

In particolare, gli investitori di Germania e Austria – due paesi in cui i rendimenti continuano a essere particolarmente depressi – hanno inciso sugli ordini per più di un terzo. A fare incetta dei bond di Banco Desio sono stati anche gli investitori svizzeri, dei paesi scandinavi, spagnoli e asiatici.

Da segnalare che le banche che hanno partecipato all’emissione del covered bond sono state Bnp Paribas, Credit Agricole , Banca Imi, Unicredit , Mediobanca e Société Générale.

Banco Desio è praticamente l’ennesima conferma di come il mondo a tassi zero, se non negativi, stia portando gli investitori, “affamati di rendimenti” come li definisce l’FT, a puntare su titoli che presentano rendimenti più allettanti ma che, proprio per questo motivo, sono anche più rischiosi.

Tra l’altro, non si prevede per ora nessuna ripresa dei rendimenti, destinati anzi a essere ulteriormente affossati, visto che diverse sono le banche centrali proiettate a tagliare i tassi e/o a varare nuove misure di politica monetaria espansiva, Fed e Bce in primis. Occhio alle ultime indiscrezioni che sono state diffuse oggi sul regalo che il numero uno della Banca centrale europea Mario Draghi vorrebbe fare all’Eurozona.

Intanto ben presto, come ha riportato a fine giugno un articolo di Bloomberg, l’intero mercato dei Bund tedeschi, valutato 850 miliardi di dollari, potrebbe offrire rendimenti pari a zero. Dei 57 bond sovrani che Berlino emette, solo sei offrono infatti rendimenti positivi. Tutti i bond tedeschi che hanno una scadenza fino a 20 anni presentano ormai tassi negativi.

Sul caso di Banco Desio, c’è da dire tuttavia che all’inizio di luglio è stata la stessa Bankitalia, a seguito della revisione prudenziale (“SREP”), ad affermare che il gruppo è tra i più solidi del mercato.