Banco Bpm e UBI Banca, due malate croniche del Ftse Mib in cerca di riscossa
Prove tecniche di riscossa in Borsa per Banco BPM e UBI Banca, due tra le banche del Ftse Mib che più stanno soffrendo in questo 2019. Banco BPM è maglia nera del Ftse Mib da inizio anno con una netta sottoperformance rispetto all’indice e alle altre banche. A 12 mesi il bilancio peggiore è invece quello di UBI Banca (-31%) rispetto al -21% di Banco BPM. I titoli del settore bancario in generale pagano il debole contesto economico e i tassi ai minimi con la Bce che ha allontanato nel tempo il momento in cui il costo del denaro riprenderà a salire. Anzi Mario Draghi nella sua ultima audizione all’Europarlamento ha fatto capire che la Bce è pronta a nuovi tagli dei tassi se sarà necessario.
Oggi sia Banco che UBI salgono di circa l’1%, sovraperformando rispetto al Ftse Mib che segna un +0,26%.
Banco Bpm tra i più shortati del Ftse Mib, primo ostacolo a 1,83 euro
Dalla fine di agosto il titolo dell’istituto di credito è inserito in una fase laterale tra 1,73 euro e 1,97 euro. Con la candela doji del 25 settembre Banco Bpm si è avvicinato molto al supporto a 1,738 euro per poi recuperare e riportarsi a ridosso del livello chiave a 1,83 euro. Ora il titolo è in attesa di spunti prima di prendere una direzione precisa.
In tale scenario, il primo ostacolo al rialzo è la fascia di prezzo tra la resistenza statica a 1,83 euro e la media mobile 200 periodi (in area 1,86 euro) che, se infranta, potrebbe aprire la strada verso target 2 euro. Al ribasso, invece, il break del supporto a 1,738 euro potrebbe provocare una graduale discesa verso i minimi annuali a 1,584 euro.
Banco Bpm è tra i titoli più shortati a Piazza Affari con 8 posizioni nette corte pari al 7,5% del capitale sociale. Inoltre, il gruppo bancario detiene il non lusinghiero primato di peggior performer da inizio anni tra tutti i titoli del Ftse Mib con un saldo negativo di oltre il 6%.
Per chi volesse operare sul Banco Bpm con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013493638. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013493737.
Ubi Banca mira a 2,63 per poi guardare ai massimi annui
Prosegue il rimbalzo del titolo del gruppo bancario avviato nella seconda metà di agosto. I corsi stanno effettuando il pull back su una zona di supporto molto importante formata dal livello statico dei 2,434 euro, dalla trend line ribassista di lungo corso descritta dai massimi di settembre 2018 e luglio 2019 e dalla media mobile 200 periodi. Dal grafico si può anche notare che nelle ultime sedute i volumi sono in discesa.
In ogni caso bisognerà aspettare il sorpasso dei 2,631 euro con target i massimi annuali a 2,867 euro. Al contrario, un ritorno fin sotto i 2,434 euro potrebbe chiamare in causa i successivi supporti collocati a 2,254 e 2,09 euro.
Anche Ubi Banca è tra i titoli più shortati a Piazza Affari con 6 posizioni nette corte pari al 6,79% del capitale sociale.
Per chi volesse operare su Ubi Banca con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013873938. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013490469.