Banco BPM è buy per gli analisti dopo superamento requisiti Srep, exploit del titolo
Corre anche oggi il titolo Banco BPM che svetta in testa al Ftse Mib. Il titolo dell’istituto nato dalla fusione tra Banco Popolare e BPM segna un progresso del 3,76% a 2,706 euro dopo che ieri sera l’istituto ha annunciato di aver superato “ampiamente” i requisiti patrimoniali Bce.
Al 30 settembre 2017 il Common Equity Tier 1 ratio risulta pari all’11,01% e un Total Capital ratio pari al 13,86%. Inoltre per il 2018 l’Eurotower ha determinato un requisito prudenziale pari a 8,875% per il Common Equity Tier 1 ratio e a 12,375% per il Total Capital ratio. Ieri Banco Bpm aveva trovato sponda nelle parole del ceo Castagna che ha anticipato un target più ambizioso di cessioni Npl (11 mld rispetto agli 8 mld indicati precedentemente).
Equita passa a buy: titolo a sconto del 25% rispetto a competitor
Superando dell’esame Bce che ha spinto gli analisti di Equita Sim ad alzare a buy la raccomandazione su Banco BPM con prezzo obiettivo a 3,4 euro inserendolo anche nel proprio portafoglio principale.
La banca guidata da Giuseppe Castagna viene subito dietro Unicredit, Intesa Sanpaolo e Credem come performance in termini di Srep confermando quindi “la validità del piano di derisking in fase di attuazione”, sottolinea Equita Sim. Considerando le dichiarazioni di ieri di Castagna, che ha escluso aumenti di capitale, e la debole performance del titolo negli ultimi mesi, la sim milanese ha considerato quindi opportuno alzare la raccomandazione a buy, con il titolo che tratta a sconto del 25% rispetto ai competitor.
Positiva anche Banca IMI che conferma il rating “buy” (tp a 3,8 euro) che rimarca come i ratio del gruppo non beneficiano ancora dell’effetto positivo del roll-out dei modelli AIRB al portafoglio della vecchia Bpm.