Notizie Notizie Mondo Banche UK: Moody’s boccia la proposta di separazione tra retail e investment banking

Banche UK: Moody’s boccia la proposta di separazione tra retail e investment banking

16 Giugno 2011 14:46

Il tema più dibattuto oggi sui mercati finanziari arriva dalla City. Il governo di Londra, attraverso le parole del Cancelliere George Osborne, avrebbe dato il suo beneplacito al progetto di riforma del sistema bancario ideato dall’Indipendent Commission on Banking (ICB), l’organismo governativo che ha il compito di stabilire le regole future per gli istituti di credito. Il progetto, che dovrebbe essere ufficializzato dopo l’estate, prevede la separazione operativa tra la divisione retail e l’investment banking all’interno dello stesso gruppo bancario. In realtà non si tratta di una separazione societaria, ma di una divisione più marcata tra la banca d’investimento e quella più dedicata al pubblico.


Secondo il Cancelliere dello Scacchiere, in caso di crisi finanziaria le perdite di una banca dovranno essere sostenute dagli azionisti e non dai contribuenti e quindi le divisioni retail dovrebbero essere meglio capitalizzate a tutela dei servizi essenziali. Secondo indiscrezioni di stampa, il Core Tier 1 delle maggiori banche retail inglesi potrebbe arrivare intorno al 10%. “Se dovesse passare questa proposta – commentano gli analisti di Intermonte -, potrebbe mettere sotto pressione altri Paesi ad alzare anch’essi i requisiti patrimoniali delle banche ben al di sopra di quanto richiesto da Basilea 3 (common equity al 7%)”.
 
Il broker, quindi, teme una sorta di effetto domino sulle banche degli altri Paesi europei, soprattutto quelle meno capitalizzate. Ma l’avvertimento più grande è arrivato da Moody’s, secondo cui la separazione operativa sarà negativa soprattutto per gli obbligazionisti delle banche che saranno al centro di questa proposta. In questo modo, secondo l’agenzia di valutazione aumenteranno le possibilità di un downgrade sul settore bancario britannico. La proposta avanzata dall’ICB non è comunque nuovissima, visto che lo scorso aprile anche la statunitense Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) aveva caldeggiato la necessità di separare l’investment banking dal retail.