Bce: crescita più moderata nel II trimestre, alzate stime pil e inflazione per l’intero 2011
Prosegue la crescita economica dell’eurozona ma a ritmo più moderato rispetto ai primi mesi del 2011. Sono le osservazioni riportate dal bollettino mensile di giugno della Bce. L’Eurotower ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica per il 2011 e anche quelle relative all’inflazione. “I recenti dati statistici e gli ultimi indicatori basati sulle indagini congiunturali – rimarca il Bollettino Bce pubblicato oggi – segnalano per il secondo trimestre il procedere dell’espansione dell’attività economica nell’area, ancorché a un ritmo più moderato. Questo rallentamento rispecchia il fatto che la vigorosa crescita del primo trimestre è in parte dovuta a fattori straordinari, il cui impatto verrà meno nel secondo trimestre”.
La dinamica di fondo rimane comunque positiva dell’attività economica nell’area. La Bce rimarca come in prospettiva, le esportazioni dell’area dell’euro dovrebbero essere sostenute dall’espansione in atto a livello mondiale. Al tempo stesso, tenuto conto del favorevole clima di fiducia delle imprese nell’area, la domanda interna del settore privato dovrebbe fornire un contributo sempre più consistente alla crescita economica, beneficiando dell’orientamento tuttora accomodante della politica monetaria e delle misure adottate per migliorare il funzionamento del sistema finanziario. Ci si attende tuttavia che l’attività resti in certa misura frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in diversi comparti.
Le nuove proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro, formulate dagli esperti dell’Eurosistema, prevedono una crescita annua del pil 2011 superiore a quanto stimato lo scorso marzo, mentre è rimasta invariata la stima sul 2012. L’espansione del pil dovrebbe essere compresa tra l’1,5 e il 2,3 per cento nel 2011 e tra lo 0,6 e il 2,8 per cento l’anno seguente. Nel primo trimestre del 2011 l’area dell’euro ha registrato una forte crescita del PIL in termini reali pari allo 0,8 per cento sul periodo precedente dopo lo 0,3 del quarto trimestre del 2010.
Riviste al rialzo anche le stime relative all’inflazione a causa dell’aumento delle pressioni sui prezzi nell’area dell’euro, riconducibili ai rincari dell’energia e delle materie prime. “In prospettiva – si legge nel Bollettino Bce – è probabile che restino nettamente al di sopra del 2 per cento nei prossimi mesi. Le pressioni al rialzo sull’inflazione, derivanti soprattutto dalle quotazioni dell’energia e delle materie prime, sono ravvisabili anche nelle fasi iniziali del processo produttivo. Resta indispensabile che l’aumento dell’inflazione armonizzata non generi effetti di secondo impatto nel processo di formazione di salari e prezzi, dando luogo a spinte inflazionistiche generalizzate. Le aspettative di inflazione devono rimanere saldamente ancorate in linea con l’obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio periodo”.
Le nuove previsioni degli esperti Bce, prevedono un tasso annuo di inflazione armonizzata tra il 2,5 e il 2,7 per cento nel 2011 e tra l’1,1 e il 2,3 per cento nel 2012. Rispetto alle proiezioni dello scorso marzo, l’intervallo di valori per il 2011 è stato rivisto al rialzo, per effetto dei prezzi più elevati dell’energia. Nel complesso, le proiezioni incorporano la valutazione che gli elevati tassi di inflazione osservati di recente non producano pressioni inflazionistiche più generalizzate nell’area dell’euro.