Banche: stress test superati negli Stati Uniti
Le banche statunitensi hanno le carte in regola per affrontare e superare una nuova possibile ondata di crisi economica e finanziaria. E’ questo il risultato degli stress test sui principali istituti di credito americani condotti dalla Federal Reserve (Fed). Su diciotto banche prese in considerazione, ben diaciasette hanno passato il test raggiungendo il minimo di rapporto patrimoniale imposto dalle istituzioni di controllo Usa. L’unico istituto che non ha superato l’esame sotto stress è stato Ally Financial. Gli istituti di ccredito “hanno continuato a migliorare la loro capacità di fronteggiareuno scenario avverso e hanno una posizione di capitale molto più solida rispetto alla passata crisi “, ovvero quella del 2008 in cui fallì Lehman Brothers.
Lo scenario “avverso” prevede, tra l’altro, un tasso di disoccupazione al 12%, un tonfo dei prezzi del mercato immobiliare intorno al 20% entro la fine del 2014, e una flessione del mercato azionario superiore al 50%. “È importante rimarcare che lo scenario fortemente avverso – precisa la Fed – ma un ipotetico scenario progettato per valutare la forza delle organizzazioni bancarie e la loro capacità di resistere di fronte a uno scenario un economico negativo”.
Ma non sono tutte rose e fiori, qualche nota dolente c’è stata. La Fed ha precisato che in uno scenario così avverso le perdite saranno decisamente consistenti. “Le perdite ipotizzate per le 18 banche sarebbero pari a complessivi 462 miliardi di dollari nel corso dei nove trimestri considerati nello stress test” si legge in un comunicato. In particolare Bank of America accuserebbe una perdita di 51,8 miliardi di dollari tra la fine del 2012 e la fine del 2014, mentre JP Morgan registrerebbe un rosso di 32,3 miliardi e -28,6 miliardi di dollari per Citigroup. Tra gli altri big bancari Usa Morgan Stanley perderebbe circa 19,4 miliardi di dollari e Wells Fargo circa 25,7 miliardi.
Tra le novità di questa edizione degli Stres test, si tratta della terza tornata, la decisione della Fed di comunicare separatamente le proprie considerazioni sui piani di capitale dei singoli istituti bancari americani. L’annuncio ufficiale della Fed arriverà tra una settimana, venerdì 14 marzo.