Wall Street: in arrivo i risultati degli stress test, gli analisti sono ottimisti
A Wall Street riflettori puntati sul comparto bancario. Questa sera, mezz’ora dopo la chiusura dei listini a stelle e strisce, la Federal Reserve pubblicherà i risultati degli stress test sulle 18 maggiori banche statunitensi. Secondo la definizione tecnica, i test rappresentano “un’analisi condotta in condizioni sfavorevoli per determinare se una banca ha capitale sufficiente a reggere l’impatto di un deterioramento del contesto economico”. Più semplicemente, le prove servono a determinare se gli istituti di credito dispongono di mezzi adeguati per resistere nel caso di una crisi economica.
Fino al 2007, i test venivano condotti dagli stessi istituti di credito in maniera autonoma ma a partire dal 2009, come conseguenza della crisi finanziaria, sono appannaggio della Banca centrale e previsti dal Dodd-Frank Act, il testo di riforma del settore finanziario. I test prevedono due tipi di scenari: nel primo l’economia è prevista in contrazione per sei trimestri con inflazione e tassi di interesse in forte crescita mentre nel secondo il tasso di disoccupazione è previsto sopra il 12% con un calo degli indici azionari del 52%.
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In genere tra gli analisti circola un certo ottimismo sui risultati delle prove, che nelle attese dovrebbero evidenziare una dotazione di capitale adeguata con il conseguente via libera a distribuire valore agli azionisti.
Secondo le stime preparate da Bloomberg, in caso di esito positivo le sei maggiori banche statunitensi nei prossimi 12 mesi potrebbero distribuire agli investitori qualcosa come 41 miliardi di dollari, il livello maggiore dal 2007. Per quanto riguarda i piani di buyback, gli analisti stimano una crescita annua dell’11% a 26,4 miliardi mentre per i dividendi è atteso un incremento del 30% a 14,5 miliardi.
Segno più per i finanziari
Attualmente il comparto finanziario segna un rialzo dello 0,3% e a livello di singole performance segnaliamo il +0,9% di JPMorgan, il +1,6% di Goldman Sachs e il +1,7% di Bank of America.