Notizie Notizie Italia Banche italiane: sul mercato prevale la cautela, si teme tornata debole di trimestrali

Banche italiane: sul mercato prevale la cautela, si teme tornata debole di trimestrali

27 Ottobre 2009 10:35

Tornano ad affiorare timori sullo stato di salute del sistema bancario. Da oltreoceano rimbalzano voci di possibili nuovi ricapitalizzazioni in cantiere, mentre in Italia si attende con una certa apprensione la prossima tornata di trimestrali che entrerà nel vivo per il settore bancario nella seconda settimana del mese di novembre.
Ieri Wall Street ha chiuso in flessione di oltre 1 punto percentuale. Ad attirare le vendite sono stati soprattutto i titoli del comparto finanziario sui rinnovati timori circa la necessita per alcune banche statunitensi di ricorrere a ulteriori ricapitalizzazioni finalizzate a ripagare i prestiti arrivati dal governo. I rumor hanno riguardato in particolare Bank of America che ieri ha ceduto oltre 5 punti percentuali. Flessione superiore al 3% anche per Jp Morgan. A condizionare l’andamento delle banche Usa e del listino americano in generale sono state anche le indiscrezioni circa la possibile decisione di Washington di non prorogare gli incentivi all’acquisto della prima casa in scadenza a novembre. Decisione che avrebbe indubbi riflessi negativi sul settore immobiliare.


In Italia sia ieri che oggi i titoli bancari hanno stazionato in fondo al listino milanese con Intesa Sanpaolo che ieri ha ceduto oltre il 3% e Unicredit il 2%. Oggi entrambi i titoli sono arrivati a cedere circa 3 punti percentuali toccando minimi rispettivamente a 2,36 euro (Unicredit) e 2,855 euro (Intesa) che corrispondono ai livelli minimi degli ultimi 2 mesi. Unicredit viaggia ora oltre il 13% sotto i massimi annui toccati settimana scorsa, flessione del 9% circa invece per Intesa. Sul settore bancario si sono espressi oggi gli esperti di Equita Sim che hanno apportato un taglio al rating sull’intero settore bancario da overweight a neutral. Tre i motivi che stanno dietro al downgrade decretato dalla sim milanese: i risultati del terzo trimestre evidenzieranno un pressione sul margine di interesse superiore alle attese, principalmente a causa del crollo dell`euribor a 0,75% rispetto al 1,3% nel quarter precedente. “Riteniamo inoltre – rimarca Equita – che compensare la scomparsa delle commissioni di massimo scoperto con altre fee sia stato più complicato di quanto pensassimo inizialmente. Questi fenomeni erano già incorporati nelle nostre stime, ma l`entità sarà più forte di quanto si aspetti il consensus”. Il secondo motivo menzionato da Equita è che un trimestre debole e la conseguente revisione al ribasso delle stime 2009-2010 sia particolarmente temibile perché avviene dopo un rally significativo dei titoli (sovraperformance del 40% rispetto al mercato). Ultima motivazione è l’impatto degli aumenti di capitale annunciati (4 mld per Unicredit) o probabili (Equita stima 1,6 mld per Banco Popolare e 1,5 mld per banca Mps) creano uno sbilanciamento tra domanda e offerta di carta bancaria che non può che condurre a prezzi più bassi.

Su Bpm e Unicredit si sono espressi oggi anche gli analisti di Banca Lombarda, confermando per entrambe rating hold. Sull’istituto milanese le attese sono positive con utili netti a 40 mln di euro nel terzo trimestre, +154% rispetto all’analogo trimestre 2008, con rafforzamento dei profitti da trading grazie alle favorevoli condizioni dei mercati. Su Unicredit invece le attese sono di un forte calo degli utili “ricorrenti” (-63% a 298 mln nel terzo trimestre 2009). Utile netto che è atteso a 531 mln in virtù della plusvalenza da 241 mln derivante dalla cessione di asset Real Estate.

Le trimestrali di Intesa Sanpaolo, Unicredit e Popolare Milano sono in calendario il prossimo 10 novembre, appuntamento al 12 novembre per Mps e Ubi Banca e al 13 per Banco Popolare.