Fiat batte le attese e conferma obiettivi 2009, ma il mercato sembra poco convinto
La trimestrale di Fiat, seppur in drastico calo, batte le attese. Il mercato però rimane scettico e non premia la perfomance del Lingotto. Subito dopo l’annuncio dei conti, il titolo ha infatti sbandato sul listino milanese, scivolando di oltre 6 punti percentuali e toccando un minimo intraday di 10,50 euro. In questo momento, l’azione viaggia sempre in territorio negativo, ma rallentando la caduta: -3,29% a 10,86 euro. Gli investitori non vogliono sbilanciarsi prima del piano industriale di Chrylser, che verrà presentato il prossimo 4 novembre. “Il catalyst della presentazione del piano di Chrysler farà passare in secondo piano i conti trimestrali”, avvertono gli analisti di Equita.
I risultati si sono dimostrati superiori alle previsioni degli analisti a livello di utile. Nel terzo trimestre del 2009, il risultato netto è stato positivo per 25 milioni di euro, in deciso calo rispetto ai 468 milioni dello stesso periodo del 2008, ma superiore alla perdita netta di 45 milioni di euro stimata dal consensus. L’utile della gestione ordinaria è sceso da 802 a 308 milioni di euro, battendo anche in questo caso le stime di 260 milioni. Lievemente sotto le attese è invece il dato sull’indebitamento che nel trimestre si è mantenuto stabile a 5,8 miliardi di euro, contro una previsione degli analisti di 5,7 miliardi.
I ricavi sono ammontati a 12 miliardi di euro, in diminuzione del 15,9% rispetto al corrispondente periodo del 2008. A soffrire maggiormente è stato il comparto dei veicoli industriali e quello delle macchine agricole. Iveco ha infatti registrato nel trimestre un calo delle vendite di quasi il 30%, con consegne scese del 35% a 25.880 unità. Cnh ha visto nel periodo una flessione del 27% dei ricavi “per effetto della continua e significativa contrazione della domanda di macchine per le costruzioni a livello mondiale e di condizioni di mercato per le macchine per l’agricoltura più deboli rispetto agli elevati livelli del terzo trimestre 2008”.
Per quanto riguarda il futuro, Fiat ha confermato gli obiettivi di perfomance per il 2009. L’utile della gestione ordinaria è atteso a oltre 1 miliardo di euro, mentre il cash flow industriale netto sarà superiore a 1 miliardo, con un indebitamento netto industriale inferiore a 5 miliardi. “Ci attendiamo un miglioramento nella restante parte dell’anno, quale conseguenza di una stabilizzazione delle condizioni di mercato per la maggior parte dei nostri business”, si legge nella nota diffusa oggi. Tuttavia, il Lingotto prevede una domanda globale in calo del 20% rispetto al 2008 e conferma che “il mercato dei veicoli industriali e il business delle macchine per le costruzioni continueranno a subire una domanda depressa per l’intero anno”.