Banche italiane: per Citigroup non è oro tutto quello che luccica, mercato ha corso troppo
Le banche italiane, reduci dal rally estivo a Piazza Affari, sono finite sotto la lente di Citigroup. Gli analisti statunitensi hanno sottopesato il comparto bancario tricolore in scia all’incertezza politica, al debole quadro macroeconomico e alla scarsa profittabilità. “Le banche italiane hanno sovraperformato quelle europee negli ultimi tre mesi e noi crediamo che questo sia avvenuto in scia alla stabilizzazione delle condizioni politiche e del debito sovrano, alla aspettative del mercato di un recupero nella profittabilità e alla ricerca degli investitori verso una esposizione conveniente alla Periferia“, scrive il broker Usa.
Citigroup preferisce ancora rimanere cauta sulle prospettive del settore. “Il mercato ha corso troppo velocemente – spiegano gli analisti -. Noi crediamo che, in base ai fondamentali, le attuali valutazioni sono troppo ottimistiche prevedendo una normalizzazione degli utili nel breve termine”. Non è comunque da escludere un ulteriore rialzo in Borsa e, qualora dovesse avverarsi questo scenario, i titoli favoriti da Citigroup sono Unicredit e Ubi Banca. La raccomandazione di vendita (sell) è invece stata confermata per il Montepaschi e Intesa SanPaolo.
“Le nostre stime, che si basano su un rischio di downside pari al 45%, prendono in considerazione un graduale recupero della profittabilità“, sottolineano gli esperti Usa che hanno effettuato una simulazione sull’asset quality review che sarà completata a livello europeo nel 2014. “Il potenziale impatto negativo è pari a circa 130 punti base di Core Tier 1 per l’intero sistema, più 25 punti base per l’esposizione ai debiti sovrani”, concludono gli esperti di Citigroup.