Banche in picchiata, spread fa paura. Intesa Sanpaolo ai minimi dal 2016
Nuova giornata in profondo rosso per il settore bancario di Piazza Affari. L’indice Ftse Italia All Banks viaggia sui minimi da agosto 2016 con un tonfo del 22% dai top 2019 toccati il 17 aprile scorso. A dettare i tempi alle banche è ancora una volta la “percezione del rischio Italia“, come sottolineato oggi dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
Sul parterre di Piazza Affari si segnala il calo del 3% di UBI Banca che tocca un minimo a 2,242 euro. Molto male anche Intesa Sanpaolo che cede il 2,77% e ha toccato un minimo a 1,8122 euro, pari al livello più basso dal 2016. Cede l’1,88% l’altra big Unicredit che torna sotto la soglia dei 10 euro con un calo del 24% dai top 2019.
Oggi pesa il cattivo umore dell’intero listino milanese e l’allargamento veloce dello spread Btp-Bund che è arrivato fino a 294 pb, livello più alto da inizio anno.
Le parole di Visco
Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha sottolineato oggi che “anche se il rafforzamento dei bilanci delle banche italiane è proseguito nel 2018, gli effetti della crisi non sono ancora pienamente riassorbiti… la redditività, pure in ripresa, resta bassa e l’incidenza dei costi operativi stenta a ridursi; le quotazioni di borsa riflettono questi andamenti”.
Visco ha avvertito che l’aumento dell’incidenza del debito sul Pil potrebbe superare quello indicato nei programmi del governo (pari a quasi mezzo punto percentuale), che scontano incassi da privatizzazioni per circa 18 miliardi (un punto percentuale del Pil). Così il governatore di Bankitalia, ricorda che un rallentamento più significativo dell’economia potrebbe far salire il debito pubblico al di sopra dei livelli previsti dal governo e auspica una strategia rigorosa nella gestione dei conti pubblici perchè “con il deficit non si cresce”, e punta sulla necessità che si dia spazio non a sussidi ma a stimoli produttivi.