Banche europee ancora in mezzo al guado, Commerz ricorre agli aiuti di Stato

Maxi intervento del governo tedesco per Commerzbank, utili in calo di quasi l’84% per Société Générale. Se ce ne fosse stato bisogno le notizie della prima mattina sull’asse Parigi – Berlino confermano un sistema bancario paneuropeo ancora alle prese con gli effetti della crisi finanziaria.
Commerzbank farà utilizzo del fondo di stabilizzazione promosso dal governo tedesco (Soffin) allo scopo di rafforzare la sua base di capitale e la sua competitività. Lo rende noto un comunicato dell’istituto. Soffin immetterà capitali per 8,2 miliardi di euro nel capitale della banca. Con i capitali di Soffin il Tier 1 ratio sale all’11,2%. Prevista anche una garanzia statale sui nuovi debiti per un ammontare pari a un massimo di 15 miliardi. Commerzbank è la prima banca tedesca a fare ricorso al fondo da 500 miliardi predisposto dal cancelliere Angela Merkel. La banca ha anche annunciato perdite per 285 milioni nel terzo trimestre a causa di svalutazioni in portafoglio e ha chiarito che potrebbe non pagare il dividendo in 2009 e anche in 2010. “Siamo ben posizionati ed emergeremo più forti dalla crisi finanziaria” ha detto il ceo Martin Blessing. Meno ottimistiche le parole del cfo Eric Strutz: “Non è possibile effettuare previsioni affidabili per il 2008 nell’attuale contesto” e “nel 2009 continueremo a trovarci di fronte a un contesto impegnativo”. Con riferimento all’economia reale gli economisti della banca si aspettano un recupero degno di nota solo nel 2010. Il titolo Commerzbank ha avviato la seduta con un rialzo di circa il 4%.
Société Générale ha invece reso noto di aver chiuso il terzo trimestre del 2008 con un utile netto di 183 milioni di euro, in calo di quasi l’84% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e nettamente al di sotto delle stime di consensus poste a 581 milioni. La presentazione dei numeri trimestrali è avvenuta in anticipo rispetto a quanto preventivato per decisione dell’istituto, allo scopo di mettere fine a rumor di mercato. Il risultato ha risentito di accantonamenti effettuati a livello delle attività di investment banking (la divisione ha chiuso il periodo con una perdita di 244 milioni). Con riferimento ai coefficienti di patrimonializzazione, alla fine dei primi 9 mesi dell’anno il Tier One Ratio è pari all’8,5%, con un Core Tier One al 6,8%. Il Roe di gruppo al netto delle tasse è pari all’8,6%.